AFP/Getty Images
Torino: ecco la carta per Aguirre
Non sempre Giampiero Ventura si innamora dei giocatori stranieri che vengono sottoposti alla sua attenzione; le segnalazioni del suo due volte ex (Pisa e Toro) giocatore Zavagno, ora osservatore dal Sudamerica per conto di Cairo, si sprecano, ma il tecnico ligure è di palato fine e gusti difficili. Chi però ha subito colpito Mister Libidine, tanto da spingerlo a insistere con la società perchè si attivasse per provare a prenderlo, è Rodrigo Aguirre.
Sul 19enne attaccante uruguaiano si è acceso l'interesse di diversi club europei, ma – una volta tanto – il Torino può dire di essersi mosso per tempo, prendendo contatti con la dirigenza del Liverpool (quello di Montevideo) e abbozzando i primi accordi. Non più tardi di un mese fa, la distanza fra le parti non pareva incolmabile: i granata offrivano poco più di 2 milioni di euro per assicurarsi la guizzante punta d'area, i nerazzurri ne chiedevano poco meno di 3. Poi, d'improvviso, il gelo. Il club proprietario prende contatti con altri potenziali acquirenti, e quando finalmente torna a rispondere al Torino lo fa solo per sparare alto, altissimo, volutamente altissimo: “Sette milioni”.
Cairo non vuole farsi prendere per la gola, ma aumenterà comunque la propria offerta iniziale (senza lontanamente avvicinarsi all'ultima, insensata cifra richiesta dal Liverpool); per fare questo, ha un asso nella manica: si chiama Guillermo Rodriguez.
Inaspettatamente in ombra nella stagione in corso (è rientrato in domenica causa emergenza, dopo sei mesi di assenza), El Pelado ha buone probabilità di chiudere la sua avventura in riva al Po con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto: vuole giocare, cosa che al Toro non gli è più garantita, e magari – chissà – ritrovare la Nazionale. In patria si sono fatte vive almeno tre società pronte a riabbracciarlo; ma visto l'altissimo numero di estimatori che vanta in Uruguay, si fa strada l'idea di offrire Rodriguez al club nerazzurro per una sorta di “scambio” (con un conguaglio, tutto da definire, a favore ovviamente del Liverpool). La soluzione per fare tutti felici e contenti.
Sul 19enne attaccante uruguaiano si è acceso l'interesse di diversi club europei, ma – una volta tanto – il Torino può dire di essersi mosso per tempo, prendendo contatti con la dirigenza del Liverpool (quello di Montevideo) e abbozzando i primi accordi. Non più tardi di un mese fa, la distanza fra le parti non pareva incolmabile: i granata offrivano poco più di 2 milioni di euro per assicurarsi la guizzante punta d'area, i nerazzurri ne chiedevano poco meno di 3. Poi, d'improvviso, il gelo. Il club proprietario prende contatti con altri potenziali acquirenti, e quando finalmente torna a rispondere al Torino lo fa solo per sparare alto, altissimo, volutamente altissimo: “Sette milioni”.
Cairo non vuole farsi prendere per la gola, ma aumenterà comunque la propria offerta iniziale (senza lontanamente avvicinarsi all'ultima, insensata cifra richiesta dal Liverpool); per fare questo, ha un asso nella manica: si chiama Guillermo Rodriguez.
Inaspettatamente in ombra nella stagione in corso (è rientrato in domenica causa emergenza, dopo sei mesi di assenza), El Pelado ha buone probabilità di chiudere la sua avventura in riva al Po con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto: vuole giocare, cosa che al Toro non gli è più garantita, e magari – chissà – ritrovare la Nazionale. In patria si sono fatte vive almeno tre società pronte a riabbracciarlo; ma visto l'altissimo numero di estimatori che vanta in Uruguay, si fa strada l'idea di offrire Rodriguez al club nerazzurro per una sorta di “scambio” (con un conguaglio, tutto da definire, a favore ovviamente del Liverpool). La soluzione per fare tutti felici e contenti.