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    Il toccante commiato di Criscito: 'Genoa ti amo! Tutto torna'

    Il toccante commiato di Criscito: 'Genoa ti amo! Tutto torna'

    • Marco Tripodi
    Anche il cielo di Genova è parso commuoversi questa sera quando Mimmo Criscito, al termine della sfida tra il suo Genoa e il Bari, è rimasto sul prato verde del Ferraris per salutare un'ultima volta quello che per tanti anni è stato il suo pubblico.

    La carriera calcistica del ragazzo di Cercola finisce qui. Nel migliore dei modi possibili. Con il Grifone che riabbraccia la A dopo un solo anno di purgatorio e la sua Bandiera che griffa il rocambolesco successo sui galletti pugliesi realizzando il rigore decisivo sotto la Gradinata Nord all'ultimo respiro di una gara pazzesca. Un finale da favola, conclusa con un commovente discorso che lo stesso Criscito ha voluto leggere al pubblico dal centro del terreno di gioco: "Caro calcio, tutto torna - ha detto l'ormai ex numero 4 rossoblù - Sapevo che sarebbe arrivato questo momento, il momento che ogni calciatore professionista prima o poi deve affrontare. Caro calcio, avrei tantissime parole da dire ma cercherò di essere breve. Grazie a tutte le persone che mi sono state accanto in questo lungo ed emozionante viaggio. Grazie alla mia famiglia, grazie a mia moglie, grazie ai miei bimbi ai quali sono riuscito a trasmettere la mia stessa passione per il Genoa". 

    "Grazie Genoa - ha proseguito Criscito - Lungo il percorso ci siamo salutati e riabbracciati per 5 volte: ogni volta che ci siamo riabbracciati è stato bello come la prima. Tutte le volte in cui ho indossato questa maglia ho dato tutto me stesso, con amore e con sudore. Chiudere la carriera con una promozione in Serie A è sicuramente il modo migliore per salutarvi con orgoglio ed emozione. Farlo nella squadra del mio cuore era quello che volevo da sempre. Quel 7 giugno 2003, quando ho indossato la maglia rossoblù per la prima volta, al Ferraris si respirava un’atmosfera da Champions League. La stessa che ho respirato a Odense, quando segnai di fronte a migliaia di tifosi arrivati fino in Danimarca. E in tutte le altre 289 volte in cui l’ho indossata, incluso oggi. I vostri, anzi i nostri colori li ho portati con orgoglio anche al Mondiale. Grazie a tutti i compagni di squadra, i presidenti, gli allenatori, le persone che lavorano dietro le quinte e in particolare grazie a tutta la proprietà e la dirigenza rossoblù che ha reso possibile che tornassi a vestire questa maglia per l'ultima volta. Per chiudere il cerchio. 

    Criscito non si è ovviamente dimenticato del suo pubblico che lo ha sempre sostenuto anche nei momenti più duri: "Grazie a voi tifosi: siete l’anima bella del calcio. Mi avete accolto che ero un bambino, mi avete visto e fatto crescere. Dalla Russia e dal Canada, in tutti i miei periodi trascorsi lontano da Genova, ho sfidato il fuso orario per guardare le partite del Grifone e soffrire insieme a voi. Voi, che mi avete preso per mano tutte le volte in cui per questa maglia ho lottato, nella buona e nella cattiva sorte, sulla fascia o dal dischetto. Con la Juventus, in un derby…alla fine tutto torna. Il primo passo verso il pallone, uno sguardo alla Nord, poi calciare senza paura. Del resto “non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore”. 

    "La mia carriera calcistica finisce qui - ha infine aggiunto Mimmo con la voce rotta dall'emozione - con un po’ di magone ma con l’entusiasmo di sempre e la voglia di iniziare un nuovo percorso con nuovi obiettivi. Smetto di giocare ma non lascerò il mondo del calcio, perché il calcio per me è vita. 
    Caro calcio, tutto torna. Anche i ricordi. Mi basteranno quelli a farmi ripensare a quanto sia stato fortunato ad aver trascorso questa parte di vita immerso tra i colori più belli del mondo. Il rosso e il blu. Rosso come la passione dei tifosi, blu come le onde del mare. Caro calcio, ti amo. Caro Genoa, ti amo".

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