Il tifoso Paolo Vallesi:| 'Fiorentina, sembri quella dell'82'
Chiamatela Florencia o se preferite Florentino Futbol. Del resto fra paragoni e interpreti questa squadra è sempre più latino-americana, meglio ancora spagnoleggiante, visti gli accostamenti con il Barcellona. Borja Valero, Cuadrado, Gonzalo Rodriguez, Pizarro sono solo alcuni dei rappresentanti di questa nuova 'caratteristica' viola arricchita da un tecnico, Vincenzo Montella, che in Spagna si è ispirato e non certo sulle spiagge di Ibiza ma osservando uno dei campionati più divertenti. A questo l'allenatore viola ha aggiunto il tatticismo italiano riuscendo a tirare fuori una macchina da corsa europea fatta di gioco, gol, ma soprattutto entusiasmo, quello che ha riportato in tutta Firenze. Paolo Vallesi, cantante e super tifoso viola, conosce bene la Spagna avendo tradotto molti dei suoi singoli in lingua iberica ed è anche per questo che il settimanale 'Brivido Sportivo' lo ha voluto sentire pure su questa connotazione della Fiorentina. 'In realtà c'è poco di vera Spagna, ovvero il solo Borja Valero, ma sicuramente è il modo di giocare che ricorda quello spagnolo (lo stesso gioco che ha strapazzato prima l'Italia il 1° luglio del 2012 nella finale del Campionato Europeo contro la nazionale di Del Bosque, poi il Milan negli ottavi di finale di Champions una settimana fa, contro il Barcellona, al Camp Nou: risultato identico, supremazia iberica, 4-0 ndr). La Fiorentina di questa stagione è stata spesso paragonata a quel tipo di calcio e sinceramente lo condivido visto il grande possesso di palla che produce. Però voglio sottolineare che il paragone deve essere fatto solo con alcune squadre della Liga, visto che il livello generale del campionato spagnolo credo sia inferiore a quello italiano'.
Paolo, a proposito di Borja Valero: è lui il suo preferito o ne ha un altro?
'Borja lo metto assolutamente tra i miei preferiti ma a inizio anno credevo molto in Roncaglia. Mi sembrava davvero potesse prendere il volo e soprattutto conquistare il cuore dei tifosi, sinceramente all'inizio lo aveva anche fatto. Poi non ha fatto il salto di qualità mentre Borja Valero ha preso per mano la squadra. Mi ha fatto enorme piacere sentirgli dichiarare che non ha nostalgia di Madrid ma che sta benissimo a Firenze'.Questa le ricorda una Fiorentina del passato?
'In qualche modo mi ricorda la Fiorentina del 1982. Allora come oggi ammiro la personalità della squadra ma anche il fatto che si sogna e si sognava non solo con i risultati, ma anche con il bel gioco. L'unica cosa che la Fiorentina di oggi non riesce a fare, a volte, è quella di essere vincente in trasferta. O meglio, magari si fanno grandi prestazioni con le big, ma si soffre con le più piccole. Se dovessimo trovare la continuità anche in questo diventeremmo una grandissima squadra'.
Cosa si aspetta dal mercato estivo?
'Io penso che la Fiorentina del prossimo anno sarà la conferma di questo gruppo più una cessione importante, che sarà quella di Jovetic. Cosa che mi può stare anche bene perché se con i soldi che andrai ad incassare vai a prendere uno come Aubameyang più altri buoni giocatori secondo me fai delle grandi cose. Un attacco formato da Aubameyang e Rossi è roba davvero bella…'.Crede che la Fiorentina possa arrivare al terzo posto?
'No, anche perché quando ci abbiamo creduto abbiamo accusato degli stop. Poi il Milan va come un treno e dunque sarà dura. Magari vedendo il calendario cambi idea, ma la cosa non è facile. Io mi accontento dell'Europa League e magari la Champions me la tengo per il prossimo anno'.
Ci fa un paragone fra una canzone e la Fiorentina di quest'anno?
‘La mia ultima canzone si chiama È bastato un momento, con tanto di video, girato con Neri Marcorè. Si tratta di una storia che si riaccende con uno sguardo e se ci pensi è un po' quello che è successo alla Fiorentina di quest'anno che ha fatto innamorare di nuovo la città in un secondo. In un... momento. È bastata la vittoria con l'Udinese alla prima giornata di campionato per far riaccendere la scintilla'.(Il Brivido sportivo)