'Al termine dell'ultimo Fiorentina – Juventus ho chiesto che venissero suonate le campane della chiesa di cui sono il parrocco, la Chiesa dell'Immacolata di S.Martino da Montuchi. Ero allo stadio non le potevo suonare di persona perchè ero allo stadio e quindi ho dovuto demandare a questo compito, che è stato poi assolto'
Così il padre spirituale della Fiorentina, don Massimiliano Gabricci, ospite ai microfoni di Radio voce della Speranza. 'Se un fedele si viene a confessare da me e mi dice che è gobbo (ovvero tifoso juventino ndr.), gli dico che mi dispiace per lui – ha aggiunto scherzando Don Massimiliano Gabricci – Poi naturalmente distinguo i due piani, e quindi il tifo deve essere distinto dai miei compiti. Mi comporto bene allo stadio, non offendo nessuno, non partecipo a certi cori perchè non mi sembra il caso però sono un passionale e vivo la mia passione calcistica a tutto tondo. Potrebbe essere un'idea per avvicinarsi con le diverse squadre quelle di ritrovarsi fra tifoserie per pregare insieme. Non è facile, visto come è il mondo del calcio, ma sarebbe bello. Sono sempre stato convinto che il calcio possa essere evangelizzato, pur con tutte le difficoltà del mondo del pallone professionistico. Spesso le storture sono in agguato, ma ho passato grande parte della mia vita ecclesiastica per svolgere questo compito. Il Museo della Fiorentina mi ha nominato priore viola con il compito di ricordare per almeno una volta l'anno, i defunti della società che sono stati legati alla Fiorentina in quanto dirigenti o giocatori del club gigliato'.