Il sorriso di Cristiano, il broncio di Paul
QUI RONALDO – Ronaldo ieri sera in conferenza stampa si è sentito a casa sua. Ci ha messo la faccia, ci ha messo il sorriso. Niente glielo può intaccare, stando anche a quanto detto da CR7 ai media di tutto il mondo: si sente fortunato, si sente felice, gioca nella Juve e ha quattro figli. Si sente un modello da seguire per i giovani. A tutto il resto pensa il suo entourage, la verità verrà a galla: ne è convinto ed è per questo che non crede di avere nulla di cui preoccuparsi. Su questo titolano i tabloid inglesi, sul concetto di “verità”. Poi c'è il campo, lì continua a fare di tutto per confermarsi il numero uno al mondo. A Manchester non l'hanno dimenticato (“Ci chiedono ancora la maglia, ma non possiamo venderla per motivi di diritti”, raccontano al Megastore dell'Old Trafford), lui non dimentica lo United e annuncia che, in caso di gol, non esulterà. Basterà un sorriso.
QUI POGBA – Chi invece non sembra trovare pace è Pogba. Nonostante la Coppa del Mondo vinta in Russia con la Francia, la sua felicità calcistica sembra rimasta ferma ai tempi della Juve. Con Mourinho l'intesa non c'è, è un fatto noto. Problemi tattici, problemi caratteriali. E allora Pogba si ritrova incastrato, tra una voglia di cambiare aria (Juve meta tra le preferite, si sa...) e la voglia di cambiare semplicemente allenatore. Mourinho ieri, nel suo consueto show, alla fine della fiera ha risposto comunque su tutto ma non su Pogba: tra i vari messaggi lanciati anche quelli che parlano di una lunga carriera ancora in sella allo United. Brutte notizie per Paul, se dovessero trovare riscontro. Intanto stasera riabbraccerà la Juve: per ora da avversario.
@NicolaBalice