© Peter Goddard/Vantagenews.co.uk
Il solito Balotelli: colpo a un avversario in amichevole, sostituito da Rodgers dopo un diverbio con l'arbitro
Ci ha messo poco Mario Balotelli (nella foto di vantagenews.co.uk) a far parlare di sè dal giorno del suo arrivo al Liverpool. Dopo una buona prova nel suo debutto contro il Tottenham e le indiscrezioni sulla nuova megavilla con eliporto in cui è andato ad abitare, l'ex attaccante del Milan è stato protagonista di una giornata piuttosto agitata nel centro sportivo di Melwood. Insieme ai compagni di squadra non convocati dalle rispettive nazionali, ha preso parte a una gara amichevole contro il Wolverhampton, formazione di Championship (Serie B inglese), nella quale il suo atteggiamento focoso ha già fatto scatenare i tabloid.
CALCIO A UN AVVERSARIO? - A finire nel mirino della critica un presunto calcio in testa rifilato ad un avversario in un contrasto di gioco sul quale le ricostruzioni divergono. Mario avrebbe rifilato un colpo a palla lontana a Saville del Wolverhampton, tanto da indurre l'arbitro Chris Foy a un richiamo verbale. Da qui è nata una discussione col direttore di gara che ha indotto il manager dei Reds Brandon Rodgers a toglierlo dal campo per evitare ulteriori problemi. I media d'Oltremanica si sono già sbizzarriti, sottolineando la proverbiale propensione di Supermario a cacciarsi nei guai e il suo famoso "Why always me?" ai tempi del Manchester City è stato prontamente trasformato dalla stampa in un emblematico "Why always him?".
CALCIO A UN AVVERSARIO? - A finire nel mirino della critica un presunto calcio in testa rifilato ad un avversario in un contrasto di gioco sul quale le ricostruzioni divergono. Mario avrebbe rifilato un colpo a palla lontana a Saville del Wolverhampton, tanto da indurre l'arbitro Chris Foy a un richiamo verbale. Da qui è nata una discussione col direttore di gara che ha indotto il manager dei Reds Brandon Rodgers a toglierlo dal campo per evitare ulteriori problemi. I media d'Oltremanica si sono già sbizzarriti, sottolineando la proverbiale propensione di Supermario a cacciarsi nei guai e il suo famoso "Why always me?" ai tempi del Manchester City è stato prontamente trasformato dalla stampa in un emblematico "Why always him?".