AFP/Getty Images
Il sesso di Conte: 'Sveltina' sì, 'lo famo strano' no'. Totti, un 'bel tacer' non fu mai scritto
Perché come si fa di fronte a questa prescrizione/equazione medico sportiva, come si fa di fronte al poco sesso a letto uguale tanti punti in classifica, come si fa a non lasciarsi affascinare dal magnifico mondo di Antonio Conte uomo di mondo? Sveltina sì, lo famo strano no. E neanche lungo.
Dunque, ecco la prescrizione di Conte ai giocatori: stare sotto la partner, minor sforzo possibile, durante la stagione i rapporti non devono durare a lungo. L'avrete già letta, rileggetela con attenzione. Ci sono dentro le parole di Conte una fisiologia del corpo maschile e una filosofia del piacere maschile che si fondano sul comandamento per cui la prestazione a letto danneggia la prestazione in campo (qualunque campo?). L'idea di fondo è che il maschio a letto con una donna perda energia.
Stando sotto e conigliando un po' si fa allora meno fatica, si perdono meno energie: questa l'idea. Idea un po', come dire, artigianale del sesso e del piacere maschile. Somiglia, alla lontana ma somiglia, a quella del generale americano che nel Dottor Stranamore denunciava la "sottrazione dei fluidi vitali" di cui erano responsabili le donne.
Stare sotto? Per non affaticare i muscoli del bacino e tenere immobili i sacri adduttori? Conigliare, fare in fretta come i conigli ma non seguire il brutto esempio dei conigli che lo fanno e lo rifanno e poi ricominciano? Non durare a lungo per l'intera stagione? Fortunato dunque chi è dotato, diciamo così, di una sessualità maschile assai precox?
Sveltina sì, lo famo strano no. E pensare invece che il campo, come l'ufficio, la fabbrica e ogni altro luogo sociale fuori e dopo il letto, sono lo specchio del letto. In campo si vede se sei stato felice a letto, in campo si legge la qualità e la conseguente serenità di un buono e lungo letto. Letto non solo per dormirci, magari anche divano, poltrona o pavimento..
.
Dicono gli uomini di campo che quel che in campo conta di più è la testa, la testa non i muscoli. A letto è lo stesso: quel che conta di più a letto è la testa. A letto (o sul divano o dove vi pare) non c'è proprio muscolo se non c'è la testa. E se c'è la testa non c'è muscolo che si stanchi. A letto i muscoli vanno in orchestra con la testa. Dal letto, se c'è stato buono e lungo sesso, si esce ricaricati di energie e non prosciugati di forza come si fosse andati in miniera.
Ma Conte queste cose di certo le sa. E allora perché se ne vien fuori con pensieri e parole che in fondo sono quelle del parroco di mio nonno e di cui già mio nonno ragazzino dubitava alquanto? Dicevano i parroci: a giocare con quelle parti lì del corpo ci si danneggia la salute. Lo dicevano perché pensavano e predicavano che il piacere è peccato. Il piacere è peccato, fa male, poco è meglio, piacere da assumere in dosi minime...c'è una cultura, una tradizione antica e profonda dietro e dentro la sveltina sì, lo famo strano no di Antonio Conte allenatore dell'Inter e uomo di mondo antico.