AFP via Getty Images
Il salvataggio con lo Spezia e la partita da 'schermo' su Lukaku: la Juve scopre un altro Locatelli
Un Manuel Locatelli diverso a come lo avevamo conosciuto nelle ultime stagioni con la maglia del Sassuolo e, in parte, con la Nazionale, quelle della definitiva esplosione e consacrazione. Prima di un sospirato e attesissimo trasferimento in bianconero che lo ha posto immediatamente sotto i riflettori trattandosi del grande e unico investimento per il centrocampo effettuato nell'ultima finestra di mercato. Un inizio in punta in piedi, accompagnato da una crescita graduale e costante, che lo ha portato in una decina di giorni a rendersi più volte protagonista. Fino alla prestazione di grande sostanza e carattere sfoderata nell'1-0 sul Chelsea.
LO SCHERMO - Quattro contrasti vinti, altrettanti palloni intercettati, due spazzati e una respinta: dimenticatevi per una serata il Locatelli costruttore di gioco, playmaker ma anche mezz'ala capace di andare a concludere l'azione, come si è vista anche in occasione dell'ultimo turno di campionato contro la Sampdoria. Nella sfida contro Lukaku e compagni, al giocatore di scuola Milan è stato chiesto principalmente di dare un supporto in fase difensiva alla coppia di centrali De Ligt-Bonucci e occuparsi in particolare di schermare tutti quei passaggi destinati idealmente al centravanti belga, pericolo di pubblico numero uno. Un'operazione riuscita alla perfezione, come ha riconosciuto anche Massimiliano Allegri al termine della partita. Un'operazione che ha confinato Locatelli ad un ruolo "secondario" in termini di costruzione del gioco, considerati i soli 43 palloni toccati (20 in meno del compagno di nazionale e ieri avversario Jorginho), con 24 passaggi portati e termine con successo e tre dribbling. Nessun passaggio chiave e nemmeno un tiro o un assist in 90 minuti (dati tratti da Whoscored).
IL VERO LOCATELLI - Il vero Locatelli è altro, memori di quanto visto soprattutto al Sassuolo alla corte di Roberto De Zerbi: una capacità di essere incisivo all'interno della partita sotto più aspetti, soprattutto in termini di proposta di gioco. Una missione replicabile anche alla Juventus, considerate le caratteristiche complementari del compagno di reparto Bentancur. Il match con la Samp è stato esemplicativo in tal senso: un gol, un assist, 4 tiri in porta, un passaggio chiave - 57 complessivi - un dribbling effettuato con successo e tre falli subiti. Dopo il salvataggio decisivo di La Spezia, anche contro il Chelsea si è vista la versione che non ti aspetti di Locatelli: poco appariscente ma non per questo utile. Solo per il momento, può bastare così.
LO SCHERMO - Quattro contrasti vinti, altrettanti palloni intercettati, due spazzati e una respinta: dimenticatevi per una serata il Locatelli costruttore di gioco, playmaker ma anche mezz'ala capace di andare a concludere l'azione, come si è vista anche in occasione dell'ultimo turno di campionato contro la Sampdoria. Nella sfida contro Lukaku e compagni, al giocatore di scuola Milan è stato chiesto principalmente di dare un supporto in fase difensiva alla coppia di centrali De Ligt-Bonucci e occuparsi in particolare di schermare tutti quei passaggi destinati idealmente al centravanti belga, pericolo di pubblico numero uno. Un'operazione riuscita alla perfezione, come ha riconosciuto anche Massimiliano Allegri al termine della partita. Un'operazione che ha confinato Locatelli ad un ruolo "secondario" in termini di costruzione del gioco, considerati i soli 43 palloni toccati (20 in meno del compagno di nazionale e ieri avversario Jorginho), con 24 passaggi portati e termine con successo e tre dribbling. Nessun passaggio chiave e nemmeno un tiro o un assist in 90 minuti (dati tratti da Whoscored).
IL VERO LOCATELLI - Il vero Locatelli è altro, memori di quanto visto soprattutto al Sassuolo alla corte di Roberto De Zerbi: una capacità di essere incisivo all'interno della partita sotto più aspetti, soprattutto in termini di proposta di gioco. Una missione replicabile anche alla Juventus, considerate le caratteristiche complementari del compagno di reparto Bentancur. Il match con la Samp è stato esemplicativo in tal senso: un gol, un assist, 4 tiri in porta, un passaggio chiave - 57 complessivi - un dribbling effettuato con successo e tre falli subiti. Dopo il salvataggio decisivo di La Spezia, anche contro il Chelsea si è vista la versione che non ti aspetti di Locatelli: poco appariscente ma non per questo utile. Solo per il momento, può bastare così.