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Il rigore a Ibra, il Var non ascoltato e il rosso a Theo: Maresca bocciato e fermato dopo Roma-Milan
LA SCELTA E IL VAR NON ASCOLTATO - Per il designatore Gianluca Rocchi, il contatto tra Ibrahimovic e Ibanez non può portare all'assegnazione di un calcio di rigore: la linea è quella di non fischiare i cosiddetti 'rigorini', ma di concederli per episodi chiari ed evidenti. Per la stessa linea, viene ritenuta corretta invece la decisione di non fischiare quello chiesto da Pellegrini dopo il contatto con Kjaer in area rossonera, quella che a conti fatti risulta l'unica chiamata decisiva corretta durante Roma-Milan. Sul rigore assegnato al Milan, inoltre, pesa un'altra aggravante secondo i vertici arbitrali: nonostante fosse stato richiamato al VAR da Mazzoleni per rivedere una decisione ritenuta non congrua, Maresca ha insistito portando avanti la sua prima scelta e confermando il penalty in favore della squadra di Pioli, un doppio errore di gestione nel singolo episodio.
CAOS CARTELLINI - L'episodio del rigore su Ibra è però solo uno dei problemi riscontrati durante la gara dell'Olimpico, un altro nodo è costituito dalla gestione della partita e dei cartellini, ampiamente insufficiente: 11 ammonizioni date complessivamente da Maresca sono troppe, significano che i giocatori non hanno accettato il metro dell'arbitro dall'inizio al termine dell'incontro. E nonostante questa pioggia di cartellini, al fischietto di Napoli vengono anche contestati altri due gialli non assegnati.
ROSSO A THEO, CHE ERRORE - Ultimo errore, ma non per importanza, l'espulsione di Theo Hernandez al 66'. Il nodo non è costituito dal secondo giallo assegnato al terzino del Milan, che sarà dunque costretto a saltare il prossimo derby con l'Inter, l'errore riguarda ciò che precede l'intervento del francese: manca infatti una punizione precedente in favore dei rossoneri, per fallo di Felix su Krunic, da lì pallone recuperato dalla Roma e seguente intervento falloso di Theo su Pellegrini. Dal rigore ai cartellini fino all'espulsione, per Maresca una partita da dimenticare e che lo costringerà a fermarsi almeno nel prossimo turno di campionato, con un rientro graduale che passerà dalla Serie B.