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Il 'redivivo' Osvaldo torna in campo e sfiora il gol: ma il suo Banfield viene sconfitto dal River
Poi, d’improvviso come se ne era andato, Osvaldo ha deciso di tornare a giocare a calcio. E ha firmato per il Banfield, la squadra per la quale fa il tifo suo padre. L’annuncio a gennaio, un mese e mezzo per rimettersi in forma e infine l’esordio in una partita mica banale, la sfida col River capolista al Monumental. Gara che Dani sente doppiamente dato che è tifosissimo del Boca secondo in classifica (e proprio per il Boca era tesserato quando a sorpresa annunciò il ritiro, dopo un pesante diverbio con l’allenatore Guillermo Barros Schelotto).
Osvaldo, che stanotte indossava la maglia numero 12 (in onore, guarda casa, della curva xeneize) con su scritto “Dani Stone” (il suo nickname su Instagram, un omaggio ai Rolling Stones), è entrato al minuto 73 sull’1-0 per i padroni di casa, al posto di un’altra vecchia conoscenza del nostro campionato, Jesús Dátolo, al Napoli nella stagione 2009/2010.
È stato subito beccato dai tifosi sugli spalti, ma c’è mancato poco che giocasse loro uno scherzetto: a tre minuti dalla fine, vedendo il portiere Franco Armani fuori dai pali, l’ha scavalcato con un bel pallonetto dalla trequarti, finito alto di pochi centimetri.
La partita è terminata con il successo dei Millionarios e così il sigaro che Julio César Falcioni, il tecnico del Banfield, aveva promesso di condividere con Osvaldo (che è un fumatore conclamato) in caso di risultato positivo è rimasto nell’involucro. Però Dani, che nel post partita ha dichiarato di essere “grato alla vita e al calcio”, ha dimostrato di poter dire ancora la sua all’interno del rettangolo di gioco. Certo, ora sarà necessario ritrovare il giusto ritmo, ma per un rocker questo non dovrebbe essere un grandissimo problema.