Getty Images
Il record sfiorato di Messi, un exploit alla Munir: Barcellona, ecco Marqués
Alejandro Marqués da Caracas, il nuovo gioiellino della Masia del Barcellona, fresco vincitore della Youth League. Il simbolo della nuova politica del club catalano nella gestione di un settore giovanile che per anni i talenti se li creava in casa e non li acquistava dalle rivali spagnole, uno dei tanti fiori all'occhiello che negli ultimi tempi ha regalato molte meno soddisfazioni, soprattutto in termini di giocatori regalati alla prima squadra. Una doppietta nella finale contro il Chelsea, 4 reti realiazzati dai quarti in avanti: un exploit che riporta alla mente quello di Munir El Haddadi nel 2014, quando il giocatore di origini marocchine oggi all'Alaves regolò il Benfica con due supergol, uno dei quali segnato da centrocampo. Marqués si augura in cuor suo che il finale della storia sia diverso e che possa ritagliarsi un giorno uno spazio molto più significativo in prima squadra.
IN FUGA PER... MESSI - La storia dell'attaccante venezuelano classe 1999 è di quelle da film. All'età di 12 anni, lascia il suo paese natale insieme alla famiglia per sfuggire alle restrizioni del regime di Maduro e, dopo un lungo peregrinare tra Madrid e Valencia, si accasa a Barcellona, dove la sorella inizia a frequentare l'università, mentre lui supera un provino con l'Espanyol. Dopo una sola stagione, Marqués decide però di cambiare aria e la scelta è di quelle non banali, visto che passa in una società molto meno blasonata come il Jabàc Terrassa, con cui è cannoniere della squadra in 3 stagioni, l'ultima delle quali lo vede andare a segno 16 volte in 18 partite da titolare. Se ne accorgono i dirigenti del Barcellona, che gli prospettano un progetto sportivo più convincente del Girona, club satellite del Manchester City, e lo aggregrano alla Juvenil B la scorsa estate. Gli bastano pochi mesi per evidenziare le sue qualità e sfiorare il record di un certo Leo Messi della stagione 2003/2004, nella quale cambia 4 formazioni giovanili in un colpo solo; Marqués si ferma a 3 e arriva a collezionare, non ancora maggiorenne, i primi minuti da professionista con la squadra B in Segunda Division.
CARATTERE PARTICOLARE - Fisico esile ma già piuttosto strutturato, la stellina venezuelana agisce preferibilmente da punta centrale, svelta e agile nonostante i 190 centimetri di altezza. Un senso del gol innato che ha ben presto destato le attenzioni anche di Rafael Dudamel, ct del Venezuela Under 20 e della selezione maggiore, che si è però scontrato subito col carattere bizzarro del ragazzo e del padre, che lo assiste. Convocato per uno stage della Vinotinto, Marqués non si è reso disponibile perchè ha preferito restare a Barcellona per giocare una partita col suo club. Una scelta che ha chiaramente suscitato polemiche e "costretto" Dudamel a dire la sua in un video pubblicato sul canale Youtube della Federazione, visto che il timore è che il calciatore del Barcellona sia in attesa di una chiamata della Spagna, il suo paese adottivo, quello che gli ha consentito di segnalarsi nel calcio dei grandi.
IN FUGA PER... MESSI - La storia dell'attaccante venezuelano classe 1999 è di quelle da film. All'età di 12 anni, lascia il suo paese natale insieme alla famiglia per sfuggire alle restrizioni del regime di Maduro e, dopo un lungo peregrinare tra Madrid e Valencia, si accasa a Barcellona, dove la sorella inizia a frequentare l'università, mentre lui supera un provino con l'Espanyol. Dopo una sola stagione, Marqués decide però di cambiare aria e la scelta è di quelle non banali, visto che passa in una società molto meno blasonata come il Jabàc Terrassa, con cui è cannoniere della squadra in 3 stagioni, l'ultima delle quali lo vede andare a segno 16 volte in 18 partite da titolare. Se ne accorgono i dirigenti del Barcellona, che gli prospettano un progetto sportivo più convincente del Girona, club satellite del Manchester City, e lo aggregrano alla Juvenil B la scorsa estate. Gli bastano pochi mesi per evidenziare le sue qualità e sfiorare il record di un certo Leo Messi della stagione 2003/2004, nella quale cambia 4 formazioni giovanili in un colpo solo; Marqués si ferma a 3 e arriva a collezionare, non ancora maggiorenne, i primi minuti da professionista con la squadra B in Segunda Division.
CARATTERE PARTICOLARE - Fisico esile ma già piuttosto strutturato, la stellina venezuelana agisce preferibilmente da punta centrale, svelta e agile nonostante i 190 centimetri di altezza. Un senso del gol innato che ha ben presto destato le attenzioni anche di Rafael Dudamel, ct del Venezuela Under 20 e della selezione maggiore, che si è però scontrato subito col carattere bizzarro del ragazzo e del padre, che lo assiste. Convocato per uno stage della Vinotinto, Marqués non si è reso disponibile perchè ha preferito restare a Barcellona per giocare una partita col suo club. Una scelta che ha chiaramente suscitato polemiche e "costretto" Dudamel a dire la sua in un video pubblicato sul canale Youtube della Federazione, visto che il timore è che il calciatore del Barcellona sia in attesa di una chiamata della Spagna, il suo paese adottivo, quello che gli ha consentito di segnalarsi nel calcio dei grandi.