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Il Real Madrid vince anche senza Ronaldo: è la Liga di Ramos, Benzema e dell''italiano' Zidane
Il profilo francese, l'animo del fuoriclasse ribelle, la testa di chi ha giocato, e vinto, in Italia. Zinedine Zidane conduce il Real Madrid alla vittoria della Liga, che mancava da due stagioni, vincendo 2-1 contro il Villarreal con doppio Benzema. La prima del dopo Cristiano Ronaldo, il primo vero grande titolo senza CR7, arrivato grazie a Sergio Ramos, capitano e goleador; grazie a Courtois, saracinesca ritrovata, a Federico Valverde, scommessa vinta di Zizou, e a Karim Benzema, che finalmente si è preso tutte le luci della ribalta, senza l'ex 7 blanco a metterlo in ombra.
I NUMERI - Secondo miglior attacco del campionato, con 68 gol; miglior difesa di Spagna, con 23 reti subite. Per intenderci, 3 in meno dell'Atletico Madrid cholista: è qui che il fuoriclasse si fonda allo stratega italiano. Solo 3, le sconfitte: una col Maiorca a ottobre, due tra fine febbraio e marzo, contro Levante e Betis. Ma in mezzo ai 2 ko, la vittoria più importante di tutte: quella contro il Barcellona. Il 2-0 del primo marzo, con reti di Vinicius e Mariano Diaz, è stato fondamentale per accorciare e prendere consapevolezza e, poi, il volo dopo il lockdown. Sì, perché post Covid, tra trasferte a porte chiuse e partite casalinghe giocate nel giardino di Valdebebas, le Merengues le hanno vinte tutte: 10 su 10.
I SINGOLI - Tutti aspettavano Eden Hazard, il colpo di mercato estivo, il nuovo 7, l'erede di Ronaldo. Invece, il belga ha messo insieme solo 15 presenze, con 1 gol, 6 assist e tanti, tantissimi problemi fisici. A trascinare tutti ci hanno pensato i 'vecchietti' terribili, Sergio Ramos e Karim Benzema: 10 gol per il difensore Merengue, 21 per il 9 francese. Gli altri gol? 4 Kroos, 4 Casemiro, 3 Modric... Ah, l'ex Pallone d'Oro ha messo insieme anche 7 assist. I numeri, quindi, non lasciano dubbi: le firme più calcate sulla 34esima Liga madridista sono quelle di Sergio Ramos e Karim Benzema.
MERCATO SBAGLIATO, GIOVANI DA URLO - Hazard, 100 milioni ma troppi ko. Jovic, 60 milioni e noto più per le vicende fuori dal campo che sul rettangolo verde. Militao, 50 milioni, piccolo malore alla presentazione e tanta panchina, con la coppia Ramos-Varane punto fermo. Un mercato sbagliato, che ha regalato più problemi che gioie. Da salvare l'investimento da 48 milioni per Ferland Mendy, diventato titolare ai danni di Marcelo, in grado di portare spinta e solidità sulla sinistra. Un mercato sbagliato, ma giovani importanti: il terzino francese, Valverde a metà campo (e anche da esterno, come contro il Valencia), Vinicius Jr, intermittente ma decisivo, e un redivivo Asensio, rientrato alla grande sul più bello. Grandi veterani e giovani stelle, due opposti guidati da chi è 'opposto' dentro: Zinedine Zidane. Fuoriclasse ribelle e stratega 'italiano'.
@AngeTaglieri88