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Il PSG mette alla porta Verratti, c'è il Galatasaray. Durissimo Rothen: 'E' finito, beve e fuma alle feste'
Arabia, Emirati o Turchia? Potrebbe uscire da una di queste opzioni la futura destinazione e dunque la nuova squadra di Marco Verratti, sempre più ai margini del progetto del Paris Saint-Germain. Luis Enrique non fa sconti e soprattutto lascia poco spazio alle interpretazioni con la scelta di escludere il centrocampista italiano per la terza volta consecutiva dalla lista dei convocati: dopo i match con Lorient e Tolosa, salta per scelta tecnica pura l'attesissima sfida contro il Lens. Un ulteriore indizio del fatto che il mercato rimanga apertissimo e che la cessione del giocatore abruzzese non sia mai stata così vicina. Anche perché in Francia il dibattito sul rendimento e sui comportamenti fuori dal campo è sempre più incandescente. Chiedere per conferma a Jerome Rothen, ex calciatore di Monaco e PSG e oggi opinionista tutt'altro che banale di RMC Sport: "Per me Verratti è finito. Ha 31 anni ma non ha mai capito come fosse la vita di un calciatore professionista di alto livello. E credo che non lo capirà mai. Passa il suo tempo alle feste, a bere e a fumare. Sono cose che ledono l'immagine del club. È drammatico, non si può mandare nello spogliatoio questo messaggio da un giocatore che gioca il 60% delle partite e spesso è già stanco dopo 60 minuti".
DOVE PUO' ANDARE - Nasser Al-Khelaifi è entrato da tempo nell'ordine di idee di dare il via libera ad uno dei primi grandi colpi della sua gestione - era l'estate del 2012 - ma finora non ha concesso sconti in merito alla sua valutazione. Gli approcci tentati da Al-Hilal ed Al-Ahli, due delle formazioni candidate a giocarsi la conquista della Saudi Pro League, sono stati convinti e decisi, generando un'intesa di massima col calciatore sull'ingaggio ma non riuscendo a trovare quella con la formazione campione di Francia. Da una prima richiesta di 80 milioni di euro il Paris è sceso a 60, una cifra che al momento non è stata pareggiata dall'Arabia. E nemmeno dalle formazioni provenienti dagli Emirati - soluzione più gradita alla proprietà del PSG per questioni politiche - che negli ultimi giorni si sono informati sulla situazione di Verratti. Attenzione però al classico terzo incomodo: il Galatasaray è una possibilità emersa per ultima in ordine di tempo ma che si candida a risalire prepotentemente le gerarchie se dal Medio Oriente non dovessero giungere novità a stretto giro di posta.
SPUNTA IL GALATASARAY - La squadra di Istanbul è stata protagonista sin qui di una campagna acquisti molto importante, con l'obiettivo di strappare la qualificazione alla fase a gironi di Champions League (il 3-2 nell'andata dei play-off col Molde è una bella ipoteca) e avere così da gestire anche un impegno europeo di alto livello insieme al campionato. Zaha, Ziyech, Tete e la conferma di Icardi sono i fiori all'occhiello di un mercato che potrebbe arricchirsi di ulteriori tasselli da qui al prossimo 8 settembre, data della chiusura delle trattative in Turchia. E proprio i buoni rapporti tra Galatasaray e PSG possono giocare un ruolo significativo: considerando l'onerosissimo stipendio percepito dal giocatore - 12 milioni di euro netti - per Verratti l'offerta è quella di un prestito con obbligo di riscatto condizionato, a patto che il Paris contribuisca almeno per questa stagione al pagamento dell'ingaggio. Una soluzione last-minute da non sottovalutare, in considerazione del fatto che il giocatore avrebbe ottime possibilità di prendere parte alla Champions e di rimanere più facilmente nei radar del nuovo ct della Nazionale Luciano Spalletti.
DOVE PUO' ANDARE - Nasser Al-Khelaifi è entrato da tempo nell'ordine di idee di dare il via libera ad uno dei primi grandi colpi della sua gestione - era l'estate del 2012 - ma finora non ha concesso sconti in merito alla sua valutazione. Gli approcci tentati da Al-Hilal ed Al-Ahli, due delle formazioni candidate a giocarsi la conquista della Saudi Pro League, sono stati convinti e decisi, generando un'intesa di massima col calciatore sull'ingaggio ma non riuscendo a trovare quella con la formazione campione di Francia. Da una prima richiesta di 80 milioni di euro il Paris è sceso a 60, una cifra che al momento non è stata pareggiata dall'Arabia. E nemmeno dalle formazioni provenienti dagli Emirati - soluzione più gradita alla proprietà del PSG per questioni politiche - che negli ultimi giorni si sono informati sulla situazione di Verratti. Attenzione però al classico terzo incomodo: il Galatasaray è una possibilità emersa per ultima in ordine di tempo ma che si candida a risalire prepotentemente le gerarchie se dal Medio Oriente non dovessero giungere novità a stretto giro di posta.
SPUNTA IL GALATASARAY - La squadra di Istanbul è stata protagonista sin qui di una campagna acquisti molto importante, con l'obiettivo di strappare la qualificazione alla fase a gironi di Champions League (il 3-2 nell'andata dei play-off col Molde è una bella ipoteca) e avere così da gestire anche un impegno europeo di alto livello insieme al campionato. Zaha, Ziyech, Tete e la conferma di Icardi sono i fiori all'occhiello di un mercato che potrebbe arricchirsi di ulteriori tasselli da qui al prossimo 8 settembre, data della chiusura delle trattative in Turchia. E proprio i buoni rapporti tra Galatasaray e PSG possono giocare un ruolo significativo: considerando l'onerosissimo stipendio percepito dal giocatore - 12 milioni di euro netti - per Verratti l'offerta è quella di un prestito con obbligo di riscatto condizionato, a patto che il Paris contribuisca almeno per questa stagione al pagamento dell'ingaggio. Una soluzione last-minute da non sottovalutare, in considerazione del fatto che il giocatore avrebbe ottime possibilità di prendere parte alla Champions e di rimanere più facilmente nei radar del nuovo ct della Nazionale Luciano Spalletti.