Getty Images
Falco, il protagonista che non ti aspetti: ecco come si è preso il Lecce
LA SVOLTA A SAN SIRO - L’impressione però è risultata errata fin dal primo turno di campionato, quando viene schierato titolare nell’undici che affronta l’Inter a San Siro: esordio da dimenticare per il Lecce, che ne prende quattro, ma non per il fantasista tarantino che è risultato il migliore in campo dei suoi con 64 palloni toccati e l’87,5% di precisione nei passaggi, cifre anonime se non fosse per il fatto che le sue giocate e i suoi dribbling stupivano e incuriosivano il pubblico del “Meazza”, anche quando i giallo-rossi si trovavano sotto di tre reti e non rinunciavano a fare la propria partita. Da lì in poi, il talento cresciuto nel vivaio dei salentini, si è trasformato in elemento imprescindibile per mister Liverani: sempre titolare nelle successive sei partite di campionato, per un totale di 599 minuti giocati (una media di 86 a partita).
ECLETTICO - Giocatore estremamente duttile, schierabile su quasi tutto il fronte dell’attacco. In queste sette gare di A, ha iniziato per tre volte come falso nueve, altre tre come attaccante esterno di destra, situazione a lui più congeniale per sfruttare il movimento a rientrare sul mancino e calciare in porta, e una volta sola come trequartista puro. La sua crescita graduale, ad oggi, è culminata con l’assist di domenica scorsa a Bergamo. Ancora nessun gol, per ora, comprensibile se si guarda al numero di tiri tentati per partita, con una media pari a 1,4 conclusioni effettuate. In un Lecce che ad oggi non è ancora riuscito a far segnare i propri attaccanti, eccezion fatta per l’unica rete realizzata da Farias, potrebbe risultare utile il gran mancino del piccolo numero dieci pugliese, a patto che Liverani riveda i suoi piani tattici e modifichi il copione che Falco deve recitare una volta arrivato a ridosso dell’area avversaria.