Il progetto Saudi Pro League è già finito? Pochi tifosi e giocatori scontenti: il prossimo mercato sarà al risparmio
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BATTUTA D'ARRESTO - Dimentichiamoci insomma gli 800 milioni di euro spesi la scorsa estate, tra qualche mese la politica sul mercato dei club sauditi potrebbe essere molto diversa. Ridurre le perdite e costruire un mercato interno più sostenibile, questo il diktat passato dalle alte sfere del calcio arabo. Il direttore generale della lega, Carlo Nohra, ha detto: "È imperativo che i club provino ad agire e inizino a vendere anche dei giocatori per liberare un po' di budget e per poterne acquistare di nuovi. Vogliamo rendere l'esperienza di chi viene a guardare le partite sempre migliore. Ci stiamo trasformando, ma nulla cambierà da un giorno all'altro, soprattutto con il tipo di strutture di cui disponiamo al momento, ci vuole tempo".
PROGETTO - Un nuovo cambio di tendenza dunque pare essere all'orizzonte. In effetti, dopo un'estate da fuochi d'artificio, già nello scorso gennaio le spese sono state ridotte di netto e nessun campione di livello internazionale si è trasferito in Arabia Saudita, anzi i primi scontenti hanno fatto il tragitto all'inverso e sono tornati in Europa. Il progetto della Saudi Pro League contava sul fatto che, portando campioni conosciuti in tutto il mondo in campo, le partite del campionato avrebbero attratto l'attenzione dei media stranieri e appassionato tifosi ovunque, oltre che in Arabia. I numeri però dimostrano come, non solo la Saudi Pro League non sia diventata ancora una lega al livello delle top mondiali, ma che addirittura abbia perso colpi anche in patria. L’affluenza media di questa stagione si è assestata sulle 8mila persone a partita, in calo di circa il 10% rispetto all’annata 22/23. Un buco nell'acqua che sta mettendo a rischio l'intero progetto Saudi Pro League.
FUTURO - Cosa faranno sul mercato i club della Saudi Pro League è quindi ancor di più un mistero. Continuare il tentativo di espansione o cercare di ridimensionare una bolla che potrebbe esplodere prima o poi? Non ci resta che attendere ma offerte come quella arrivata a Salah e al Liverpool di 200 milioni di sterline da parte di Al Ittihad, di solo qualche mese fa, potrebbero essere ormai solo un lontano ricordo.