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    Il professor Joao Mario e il principe Icardi: così l'Inter travolge la Lazio

    Il professor Joao Mario e il principe Icardi: così l'Inter travolge la Lazio

    • Enrico Maida
    Il  vento che ha imperversato in una delle giornate più uggiose dell’anno, soffia impetuoso alle spalle dell’Inter, che ha travolto la Lazio agguantando il Napoli al secondo posto. Le sfide tra Lazio e Inter non sono mai state banali. Dalle lacrime di Ronaldo il fenomeno per un ginocchio al rigore fatale su Icardi provocato da de Vrij che aveva già in tasca il contratto con l’Inter, qualificata per la Champions grazie a quel discusso episodio. Sarà un caso, ma Spalletti per l’occasione ha pensato bene di lasciare a riposo l’olandese che aveva reso agevole la vita di Icardi e mandare a sorpresa in campo Joao Mario. Il portoghese,che non figura nemmeno nella lista Uefa, deve essere stato il primo a meravigliarsi e il secondo a compiacersi per l’eccellente prova.

    Anche Inzaghino è intervenuto sulla difesa lasciando in panchina Wallace a vantaggio di Luiz Felipe, ripescando Badelj per rimpiazzare l'infortunato Leiva e confermando Caicedo come partner di Immobile. Una scelta poco fortunata perché Badelj ha giocato solo 32 minuti prima di uscire per un guaio muscolare e lasciare la posizione di regista a Cataldi. A quel  punto comunque la frittata era già stata servita dall’immancabile Icardi, principe dell’area piccola, implacabile con il destro per il vantaggio interista. 

    Il diluvio si scatenava sull’Olimpico anche in senso figurato sulla povera Lazio, che fino a quel momento aveva pagato un dazio modesto alla superiorità dell’Inter. Il sorprendente Joao Mario giocava da professore come non avevamo mai avuto modo di apprezzare durante il soggiorno italiano. L’Inter offriva squarci di grande gioco, cosa non frequentissima durante la gestione Spalletti  e pescava il raddoppio con il suo tuttofare Brozovic, l’uomo che secondo le statistiche tocca il maggior numero di palloni nel campionato italiano: il sinistro a filo d’erba non perdonava Strakosha.

    La Lazio perdeva chiaramente la trebisonda. Immobile, insolitamente nervoso, rimediava pure un cartellino giallo per proteste, ma soprattutto non trovava le distanze giuste con Caicedo. La squadra finiva inesorabilmente nella tonnara allestita da Spalletti. Inzaghino a metà ripresa giocava la carta Correa, richiamando l’opaco Caicedo. Giusto il tempo di incassare il terzo gol da Icardi, questa volta assistito come un Pasha da Borja Valero.


    IL TABELLINO

    Lazio-Inter 0-3 (primo tempo 0-2)

    Marcatori: 29' pt, 25' st Icardi (I), 40' pt Brozovic (I) 

    Assist: 29' pt Perisic (I), 25' st Borja Valero (I)

    Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu (32' st Bastos); Marusic, Parolo, Badelj (34' pt Cataldi), Milinkovic, Lulic; Caicedo (24' st Correa), Immobile. All. Inzaghi

    Inter (4-3-3): Handanovic; Vrsaljko, Miranda, Skriniar, Asamoah; Vecino (42' st Gagliardini), Brozovic, Joao Mario (12' st Borja Valero) ; Politano (43' st Keita), Icardi, Perisic. All. Spalletti

    Arbitro: Irrati di Pistoia

    Ammoniti: 19' pt Brozovic (I), 26' pt Asamoah (I), 31' pt Immobile (L), 3' st Radu (L), 3 st' Vrsaljko (I), 26' st Cataldi (L)

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