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  • Il primo allenatore di Gabigol: 'Pioli lo faccia giocare, diventerà come Adriano'

    Il primo allenatore di Gabigol: 'Pioli lo faccia giocare, diventerà come Adriano'

    • Simone Togna
    Fabricio Pereira Monte cresce campioni e coltiva sogni. Nella sua carriera di tecnico di calcio a 5 del Santos ha allenato centinaia di giovani promesse. Tutte con il desiderio di sfondare tra i professionisti. Molti hanno dovuto cambiare obiettivo. Altri come il romanista Emerson Palmieri, Victor Andrade, in prestito dal Benfica al Monaco 1860, o Caio Henrique dell’Atletico Madrid, ce l’hanno fatta. Ma solo un suo ex allievo potrà diventare un Campione con C la maiuscola: Gabigol.

    Appena penso a Gabriel mi viene in mente il suo primo allenamento. Capii immediatamente che avesse le credenziali di un potenziale fenomeno. Segnò 8 reti. E dimostrò subito di essere il più bravo di tutti. Era talmente forte che a 8 anni giocava nella categoria degli under 9 per il futsal e in quella degli under 11 nel calcio a undici – spiega in esclusiva a calciomercato.com il primo mister dell’attaccante brasiliano -. Mi ricordo anche perfettamente quando vinse da solo alcune partite con alcune giocate fantastiche. O la finale di un nostro campionato nella quale realizzò ben 7 reti. Ha delle qualità pazzesche. Sono certo che fra qualche anno si parlerà di lui come uno dei migliori giocatori del mondo”. 
        
    Un potenziale fuoriclasse in campo, un esempio da seguire per i ragazzini di oggi: “Gabriel pensava al pallone tutto il giorno ma andava bene anche a scuola. Era un ottimo alunno, studiava molto. Intelligente, giocoso, allegro con gli amici e religioso, anche allora ringraziava Dio come fa ora dopo ogni gol – prosegue Fabricio Pereira Monte -. In generale è sempre stato un ragazzo d’oro. Ancora oggi ci sentiamo con piacere. E nella mia memoria conservo con allegria i ricordi legati alle grigliate, alle feste e alle celebrazioni delle vittorie ottenute insieme”.

    Da quando è sbarcato in Italia Gabigol ha potuto esultare solo una volta, a Bologna, nella vittoria sui felsinei per 1-0. Il suo minutaggio è stato piuttosto limitato, ma Monte è convinto che il suo pupillo, dopo essere già diventato un idolo dei tifosi nerazzurri, riuscirà a conquistare presto un posto da titolare fisso nella sua squadra: “Dopo la sua prima marcatura in campionato ero molto felice. Si deve essere tolto un bel peso. Lui vive per il gol. Ed è proprio per questo che tutti fin da piccolino lo chiamavano Gabigol – continua il tecnico delle giovanili del Santos -. Adesso sta giocando poco anche perché i suoi compagni di reparto stanno facendo bene. Ma sicuramente sarà utile alla causa dei meneghini. Sono sicuro che fra non molto tempo lo vedremo ancora e ancora insaccare la rete degli avversari. L’Inter è una delle più grandi squadre del mondo. Per questo dico che Gabriel deve rimanere a Milano e far vedere a tutti quello di cui è capace. Può ripercorrere le orme di Adriano e diventare il nuovo Imperatore nerazzurro. Ha delle potenzialità enormi. Sono davvero certo che possa fare la storia del club meneghino”. 
     
    Adesso ci sarà la pausa per le partite delle Nazionali. Alla ripresa l’Inter se la vedrà con la Sampdoria di Giampaolo nel Monday night dell’undicesima giornata di ritorno della Serie A. Poi la sfida di Crotone e il Derby del 15 aprile. L’occasione perfetta per Gabigol per lasciare un marchio indelebile nel cuore dei supporters della Beneamata: “Spero che Pioli punti su di lui nelle prossime partite e possa scendere in campo contro i rivali del Milan. In Brasile ha siglato tante reti importanti. Si potrà ripetere anche in Italia – rimarca con sicurezza Monte -. Deve solo giocare. E se dovesse farlo contro i rossoneri non vedo per quale motivo non potrebbe andare in gol nella Stracittadina. Sarebbe una gioia immensa per lui e per tutti gli interisti. Oltre che un ulteriore passo verso quella carriera da top player che pronostico per lui”.   

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