Il popolo della Juventus ha deciso: Del Piero per il Boniperti-bis
Ieri sera, nella opacità di una partita da anonimo veronese, la nostalgia canaglia si è ribellata allo stato attuale delle cose ed ha rivendicato il proprio diritto a venir considerata e soddisfatta da un poderoso e deciso cambio di rotta e di costumi. E’ accaduto, per vox populi, nel preciso istante in cui Alessandro Del Piero si è alzato dal suo strapuntino in tribuna per rispondere a coloro che lo stavano salutando. In scala acustica ovviamente minore si è ripetuta la medesima scena vissuta nello stesso luogo il 13 maggio di undici anni fa quando il capitano di mille battaglie usciva anzitempo dal campo dopo aver segnato il suo gol all’Atalanta. La gente smise di interessarsi alla partita e dedicò tutta se stessa unicamente al campione che iniziò un tour di ringraziamento che pareva interminabile e che Andrea Agnelli, scioccamente, visse come un gesto di lesa maestà perché era lui il presidente. Ora l’eletto per dinastia non c’è più e ieri il popolo juventino ha voluto far sentire la sua voce indicando chi vuole per uscire dalla palude.
I tempi sono stretti e l’opera di rifondazione è urgente. La Juventus dei tecnici non può scaldare l’anima di appassionati o semplici simpatizzanti. Occorre adrenalina in dosi massicce. Gli innamoramenti sono falò che bruciano in fretta e si spengono altrettanto velocemente lasciando soltanto cenere. Il ricordo di Giampiero Boniperti che fu calciatore unico e poi presidente inimitabile si fa ancora più netto e pressante. Ecco, ritagliare l’immagine di Alex Del Piero e poi sovrapporla a quella del vecchio sciamano bianconero è la prima operazione che va fatta. Subito.