AFP/Getty Images
Il piano di De Laurentiis se Spalletti dice addio: tre nomi per la panchina del Napoli
A Napoli sarà festa fino al termine della stagione, assicurano dalla città fresca campione d'Italia. Lo sarà certamente oggi, quando il popolo azzurro si ritroverà al "Maradona" per dare il giusto tributo alla squadra di Luciano Spalletti a tre giorni dalla conquista aritmetica del titolo ad Udine. La partita con la Fiorentina sarà il giusto scenario per celebrare il grande traguardo di Osimhen e compagni ma sarà anche il contesto nel quale il presidente Aurelio De Laurentiis - che farà ovviamente gli onori di casa - sarà chiamato a dare risposte significative circa il futuro del suo condottiero, dell'eroe che gli ha regalato il primo scudetto nel suo diciottesimo anno di presidenza e che lo riportato a Napoli dopo 33 anni di attesa.
NAPOLI, LA JUVE HA SCELTO GIUNTOLI
OLTRE LE PAROLE - Le parole, quelle rilasciate da De Laurentiis a Spalletti nelle ultime ore, hanno un peso, ma ancora di più ne hanno i retroscena che si celano dietro una questione come quella del rinnovo automatico del contratto dell'allenatore toscano che non si sta perfezionando all'insegna della massima serenità. Il tecnico di Certaldo avrebbe preferito confrontarsi di persona col suo presidente prima di ricevere la notifica della PEC con cui la società ha esercitato l'opzione per allungare l'accordo che si sarebbe esaurito il prossimo 30 giugno. Spalletti sta benissimo a Napoli, è innamorato della città e della squadra - come ha ribadito De Laurentiis nell'intervista concessa venerdì sera a Bruno Vespa su Rai Uno - ma vuole affrontare alcuni aspetti di fondamentale importanza per portare avanti il suo progetto. Dalle prospettive sul calciomercato, tra acquisti e cessioni e soprattutto il nome del direttore sportivo che dovrà condurre queste operazioni, sino alle ambizioni del club in vista della stagione che verrà.
NAPOLI, TUTTE LE IDEE PER IL DOPO GIUNTOLI
LA ROSA DI ADL - Poi si parlerà di soldi e di un aumento che appare naturale se si considera che coi suoi attuali 2,8 milioni di euro netti Spalletti è ben al di sotto degli ingaggi percepiti da Allegri (7 milioni più 2 di bonus), Mourinho (7 milioni), Inzaghi (5,5 milioni) e Pioli (4,5), i colleghi che occupano le panchine oggi più ambite della Serie A. Ma, al netto dei contratti o degli aspetti formali, oggi nessuno ha certezze assolute circa la permanenza dell'allenatore fresco di titolo alla guida del Napoli che, come riferisce Il Corriere della Sera, non si farebbe eventualmente cogliere impreparato in caso di clamorosa separazione. Esattamente come per il ruolo di ds, De Laurentiis ha pronta una rosa di nomi per l'eventuale sostituzione del suo attuale allenatore. Si va da un vecchio pallino come Vincenzo Italiano, che la panchina del Napoli la sfiorò prima di essere ingaggiato dalla Fiorentina - è sotto contratto fino al 2024 e sia Commisso che Barone hanno ribadito a più riprese la sua intoccabilità - a due ipotesi molto suggestive come Roberto De Zerbi (legato al Brighton fino al 2026 e pienamente coinvolto nella costruzione della squadra del prossimo campionato) ed Antonio Conte. Il tecnico salentino è attualmente svincolato dopo la conclusione della sua esperienza al Tottenham e rimane una pista anche per le panchine di Inter e Juve.
NAPOLI, LA JUVE HA SCELTO GIUNTOLI
OLTRE LE PAROLE - Le parole, quelle rilasciate da De Laurentiis a Spalletti nelle ultime ore, hanno un peso, ma ancora di più ne hanno i retroscena che si celano dietro una questione come quella del rinnovo automatico del contratto dell'allenatore toscano che non si sta perfezionando all'insegna della massima serenità. Il tecnico di Certaldo avrebbe preferito confrontarsi di persona col suo presidente prima di ricevere la notifica della PEC con cui la società ha esercitato l'opzione per allungare l'accordo che si sarebbe esaurito il prossimo 30 giugno. Spalletti sta benissimo a Napoli, è innamorato della città e della squadra - come ha ribadito De Laurentiis nell'intervista concessa venerdì sera a Bruno Vespa su Rai Uno - ma vuole affrontare alcuni aspetti di fondamentale importanza per portare avanti il suo progetto. Dalle prospettive sul calciomercato, tra acquisti e cessioni e soprattutto il nome del direttore sportivo che dovrà condurre queste operazioni, sino alle ambizioni del club in vista della stagione che verrà.
NAPOLI, TUTTE LE IDEE PER IL DOPO GIUNTOLI
LA ROSA DI ADL - Poi si parlerà di soldi e di un aumento che appare naturale se si considera che coi suoi attuali 2,8 milioni di euro netti Spalletti è ben al di sotto degli ingaggi percepiti da Allegri (7 milioni più 2 di bonus), Mourinho (7 milioni), Inzaghi (5,5 milioni) e Pioli (4,5), i colleghi che occupano le panchine oggi più ambite della Serie A. Ma, al netto dei contratti o degli aspetti formali, oggi nessuno ha certezze assolute circa la permanenza dell'allenatore fresco di titolo alla guida del Napoli che, come riferisce Il Corriere della Sera, non si farebbe eventualmente cogliere impreparato in caso di clamorosa separazione. Esattamente come per il ruolo di ds, De Laurentiis ha pronta una rosa di nomi per l'eventuale sostituzione del suo attuale allenatore. Si va da un vecchio pallino come Vincenzo Italiano, che la panchina del Napoli la sfiorò prima di essere ingaggiato dalla Fiorentina - è sotto contratto fino al 2024 e sia Commisso che Barone hanno ribadito a più riprese la sua intoccabilità - a due ipotesi molto suggestive come Roberto De Zerbi (legato al Brighton fino al 2026 e pienamente coinvolto nella costruzione della squadra del prossimo campionato) ed Antonio Conte. Il tecnico salentino è attualmente svincolato dopo la conclusione della sua esperienza al Tottenham e rimane una pista anche per le panchine di Inter e Juve.