Il Pescara "difensivo" a un soffio dalla vetta della B
Prima notizia: il Pescara dell'arrembaggio all'arma bianca, figlio del credo del suo tecnico-guru Zdenek Zeman, tutti avanti per segnare e per vincere, che il pareggio serve a poco, non smuove la classifica e non entusiasma i tifosi, non prende più gol. Proprio così, la squadra dell'allenatore boemo ha cambiato pelle, forse definitivamente. Ieri ha portato a casa la gara contro la Juve Stabia, 2 a 0, tanta fatica ma casella delle reti incassate lasciate in bianco. E non è cosa da poco, considerando che per tradizione i portieri che giocano con Zeman sono abituati a raccogliere spesso il pallone in fondo alla rete. Soltanto 8 gol subìti nelle ultime 8 gare. Per capirci, nel girone di andata, il Pescara ne aveva presi 33 in 21 partite. Oggi è la sesta peggiore difesa del campionato, come da copione. Ma quando hai un attacco capace di produrre 61 marcature in 29 gare, con una media stellare di 2 gol a partita, puoi permetterti questo ed altro. Anche di contrastare le grandissime della vigilia e di sgomitare nelle zone alte della classifica, a due passi dalla gloria della promozione diretta. Torino 59, Pescara 58, a +3 rispetto alle dirette inseguitrici. Pescara è in tripudio.
Dei meriti di Zeman già si è detto nei mesi scorsi. L'ex allenatore del Foggia dei miracoli ha costruito una macchina quasi perfetta per efficacia e solidità, mettendo insieme giocatori che alla vigilia non godevano di altissime credenziali per la giovane età, oppure per recenti trascorsi non proprio luminosissimi. La società ha pescato a piene mani nelle categorie inferiori. Da Foggia sono arrivati due pupilli di Zeman, il difensore Romagnoli e il brillantissimo attaccante Insigne, al Foggia la scorsa stagione. Dalla Pro Patria, in Seconda divisione, è atterrato a Pescara il portiere titolare, Anania, che si sta dimostrando tra i grandi protagonisti del campionato cadetto. E cosa dire dei due giovani prodotti delle giovanili del Delfino, Capuano e Verratti? Vent'anni e tanta qualità, da seguire con attenzione negli anni a venire.
Ecco, dovessimo fare un elenco assolutamente provvisorio dei giocatori che più hanno sorpreso in questa straordinaria cavalcata della squadra abruzzese, non potremmo che considerare tre elementi su tutti: Verratti, Insigne e Immobile.
Il primo ha debuttato in prima squadra a 16 anni. È un centrale di centrocampo, che può giocare come interdittore o come trequartista, perché i piedi buoni ci sono e il talento pure. Il prossimo novembre compirà 20 anni e sono in molte le big ad aver già chiesto di lui. Il suo agente ha dichiarato che lo considera "l'erede di Pirlo", magari è un po' troppo presto per lanciarsi in simili entusiasmi, ma i numeri, questo è certo, ci sono tutti. Si dice sia vicinissimo alla Roma, ma nella Capitale il momento non è dei migliori per concludere affari di questo tipo.
Insigne è nato e cresciuto a Napoli, dove ha debuttato in serie A due anni fa. Una presenza e poi l'inizio della gavetta. Prima alla Cavese, poi nel Foggia. Dove ha trovato Zeman, che gli ha insegnato i trucchi del mestiere per sfondare nel calcio dei piani alti. Lui, che supera di poco il metro e sessanta e quando parte è difficilissimo da fermare. Gioca come seconda punta, ma Zeman gli lascia libertà si muoversi a tutto campo. A fine stagione, potrebbe tornare al Napoli. Ma se fosse promozione, a Pescara farebbero il possibile per bloccarlo.
Di Immobile si parla da tempo sulle prime pagine dei giornali sportivi. Arriva dalla Primavera della Juventus, che l'ha girato con scarsi risultati prima a Siena, quindi al Grosseto. È giunto al Pescara in cerca di conferme e di riscatto. E ha messo sul piatto una serie di prestazioni da grandissimo che ne fanno una delle note più liete della serie B 2011-12. Con il gol segnato ieri alla Juve Stabia, ha raggiunto quota 21 centri in 26 presenze, è il capocannoniere del torneo. Roba da record, o quasi. Il suo cartellino è stato oggetto di spartizione nell'ultima finestra di mercato. Il Genoa ne ha acquistato dalla Signora il 50 per cento. Probabilissimo che vestirà la maglia del Grifone nel prossimo campionato. In attesa, evidentemente, di una chiamata da Torino