Il Parma saluta Giovinco: 'Grazie Seba'
Grazie Seba. In bocca al lupo
E' il 5 agosto 2010. Fa caldo a Parma, ma i tifosi gialloblù sono comunque tutti al Tardini. C'è la presentazione della squadra. E L'amministratore delegato Pietro Leonardi ha promesso un regalo. Una ciliegina sulla torta. Dopo aver costruito una squadra di alto livello per migliorare l'ottavo posto della stagione precedente, è tanta l'attesa dei ragazzi della curva, dei tifosi della Petitot. Parma, palato esigente, aspetta il campione. Ed arriva, un po' schivo, un po' frastornato da tanto affetto. L'urlo del pubblico all'annuncio di Sebastian Giovinco è grande e ogni briciolo di diffidenza verso la Formica Atomica cresciuta nel vivaio della Juve scompare alla prima di campionato. Parma-Brescia, 2-0 secco e tanta sostanza e qualità da parte del fantasista che veste il numero 21. Poi il primo gol, contro il Catania, in una gara difficile, persa per la maledizione dei rigori. Per Sebastian, in una stagione comunque non facile per la squadra, è comunque un crescendo. Il 6 febbraio 2011 la convocazione del ct Prandelli in Nazionale. Poi ancora reti bellissime, quelle della salvezza crociata, contro l'Inter e poi al Tardini con la Juve.
L'amore con i tifosi è sbocciato, la certezza che il grande campione possa trascinare il gruppo è maturata. Nonostante la partenza contro la Juventus a Torino sia drammatica, al Tardini con il Chievo il 18 settembre scorso, una doppietta rinsalda subito il feeling con i tifosi. Poi altri due gol contro il Genoa e così, dopo tanto tempo, seppur momentaneamente, il leader della classifica dei cannonieri della serie A veste la maglia crociata.
La prima parte della stagione è difficile, ma ricca di gol per Seba che praticamente in metà partite arriva a battere lo score personale della stagione precedente. Con il cambio sulla panchina e l'arrivo di Donadoni, per il Parma è la svolta. Seba non si ferma: a segno contro il Siena, contro il Chievo, contro la Fiorentina e splendidi assist a ripetizione. Poi arriva aprile e la trentaduesima giornata. il primo gol per entrare nella storia, con una striscia positiva incredibile, non poteva che essere suo. Seba segna contro il Novara, e da lì i crociati non perdono più. Nel 2-0 di Siena quello che per tanti sarà il suo gol più bello in maglia crociata. E ancora la Nazionale, che se lo porta ad Euro 2012. Il numero 10 crociato è leader in campo e idolo fuori. Ci sono gli autografi, le cene con i tifosi, il tentativo di imparare il dialetto parmigiano con i magazzinieri del Parma, gli allenamenti a Collecchio e i tentativi scherzosi a golf con i compagni. La sua timidezza iniziale si trasforma in sorriso. Il sorriso sicuro di chi, cresciuto nella Juve, si è costruito in due anni con la maglia del Parma la stima e la gratitudine di un pubblico molto esigente. Grazie Seba. In bocca al lupo!