Il padre di Seid Visin: 'Il razzismo non c'entra. La lettera? Fu uno sfogo, era esasperato'
Il dramma di Seid Visin non si placa. Il calciatore, 20enne, con un passato anche nelle giovanili del Milan, si è tragicamente tolto la vita nella giornata di giovedì a Nocera Inferiore. Sabato, invece, i funerali nella chiesa di San Giovanni Battista: qui ha preso parola il padre del ragazzo, secondo cui l'estremo gesto del figlio non ha legami con gli episodi di razzismo descritti 2019 con una lucida lettera.
LE PAROLE - "Il gesto estremo di Seid non deriva da episodi di razzismo" spiega Walter, il padre adottivo, all'Ansa. "Mio figlio non si è ammazzato perché vittima di razzismo. È sempre stato amato e benvoluto, stamane la chiesa per i suoi funerali era gremita di giovani e famiglie. La lettera? Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia. Ma nessun legame con il suo suicidio, basta speculazioni. Non voglio parlare delle questioni personali di mio figlio".
LE PAROLE - "Il gesto estremo di Seid non deriva da episodi di razzismo" spiega Walter, il padre adottivo, all'Ansa. "Mio figlio non si è ammazzato perché vittima di razzismo. È sempre stato amato e benvoluto, stamane la chiesa per i suoi funerali era gremita di giovani e famiglie. La lettera? Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia. Ma nessun legame con il suo suicidio, basta speculazioni. Non voglio parlare delle questioni personali di mio figlio".