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Il Padova a Oughourlian, che mette d'accordo Berlusconi e De Benedetti
Proprio in Italia la holding guidata dal finanziere franco-armeno segna da anni una vasta e diversificata presenza economico-finanziaria. A cominciare da un antico ingresso nella struttura azionaria di Mediobanca. Amber è stato anche azionista della società che gestisce l’aeroporto “Guglielmo Marconi” di Bologna e di SAVE, a sua volta a capo dell’aeroporto “Marco Polo” di Venezia. In entrambi i casi il fondo di mister Oughourlian, che controllava le quote delle società aeroportuali attraverso il veicolo San Lazzaro Investments Spain, ha monetizzato cedendo alla famiglia Benetton, che a sua volta ha comprato attraverso il fondo Atlantia. Amber è anche un socio molto polemico in Parmalat, ma soprattutto svela una formidabile capacità di adattamento bipartisan che taglia le inimicizie storiche del capitalismo italiano. È socio in Mediaset, e da quella posizione assume posizioni fortemente critiche nei confronti della più recente politica industriale della holding berlusconiana, e inoltre è socio in EI Towers, la società che è un’evoluzione dell’ex Elettronica Industriale fondata da Adriano Galliani. Ma il signor Oughourlian ha una relazione ancor più privilegiata con l’ingegner Carlo De Benedetti. Il finanziere armeno è stato fino al 2016 consigliere d’amministrazione di Cofide, la holding di famiglia dell’editore del Gruppo Espresso, così come De Benedetti è stato consigliere d’amministrazione di Amber Capital. E adesso i due starebbero tentando la scalata al segmento editoriale dell’impero di Francesco Gaetano Caltagirone.
Del resto, l’interesse di Amber e di mister Oughourlian per il settore editoriale è confermato dal fatto che in Spagna sia finito sotto la loro sfera il gruppo Prisa, che controlla Cadena Ser (la più antica emittente radiofonica privata del paese) e il quotidiano El País. Ma l’altro settore di grande investimento, oltreché di comune interesse con la famiglia De Benedetti, è per Amber quello delle energie rinnovabili. Proprio in tale segmento il fondo del finanziere franco-armeno segna una presenza a Padova. Nel 2011 ha acquisito il 32,5% di Sorgent.e, società padovana che ha saputo affermarsi sul piano internazionale.
Negli ultimi anni Oughourlian ha deciso di estendere al calcio il portafoglio d’attività. A maggio 2016 ha acquisito il 65% del Lens, club della serie B francese, attraverso una formula particolare. Per condurre a termine l’acquisizione ha infatti usato una società lussemburghese, Solferino SARL. Di essa sono proprietari J4A (cioè la società che ha acquisito il 20% del Padova) per una quota di 89,1%, Gilles Fretigne per il 2% e Ignacio Aguillo per 8,9%. Fretigne è un manager ex Goldman Sachs e Lehman Brothers poi passato a Amber, Aguillo è un ex dirigente di BNP Paribas che adesso cura le politiche d’internazionalizzazione dell’Atletico Madrid. E proprio il club colchonero ha rilevato il restante 35% del club francese. Ma le joint venture calcistiche non si fermano qui. Sempre nel 2016 il fondo di Oughourlian ha acquisito una quota di maggioranza dei Millonarios Bogotà, e poche settimane dopo ha stretto una partnership col Benfica per la gestione del club colombiano. Tanto che nel ruolo di direttore sportivo dei Millonarios è stato piazzato Antonio Carraça, uomo del Benfica. E se si parla di Atletico Madrid e Benfica, si cita i nomi di due fra i club più coinvolti nell’economia parallela del calcio globale. Adesso tocca al Padova. A che pro? Lo scopriremo dalla prossima campagna trasferimenti.
@pippoevai