Il no a Commisso e quei 32 milioni pronti per Elliott: il piano di Mr. Li
Il rifiuto all'ultima offerta presentata da Commisso è dovuto alla volontà di Mr. Li di dilatare ulteriormente i tempi della cessione: secondo le ultime indiscrezioni raccolte da Calciomercato.com infatti, l'uomo da affari asiatico avrebbe già pronti i 32 milioni di euro (ultima tranche dell'aumento di capitale, non versata nei tempi previsti da Li) da restituire a Elliott entro il 6 luglio, così facendo eviterebbe che il club finisca subito nelle mani del fondo americano e posticiperebbe il tutto alla prossima scadenza, fissata per ottobre. Così facendo, Li guadagnerebbe ulteriore tempo e si garantirebbe la possibilità di portare avanti autonomamente la trattativa per la cessione del Milan, a condizioni per lui più vantaggiose: cifre più elevate e mantenere il controllo sul 30% delle quote societarie.
La fretta di Commisso di chiudere per evitare l'inserimento di altri concorrenti ha sbattuto sulla volontà di guadagnare tempo di Yonghong Li, ma in questo scenario c'è un'altra parte in causa ad avere più fretta di tutti: il Milan. I rossoneri hanno annunciato ricorso al Tas contro la sentenza dell'Uefa e l'esclusione dalla prossima Europa League, ma in questa situazione di stallo il club di via Aldo Rossi corre il forte rischio di presentarsi a Losanna senza un nuovo proprietario e senza dunque quelle garanzie che potrebbero convincere i giudici a ribaltare il verdetto della federazione europea. Attesa dunque: Commisso dà un ultimatum mentre Yonghong Li prende tempo, tempo che il Milan però comincia ad esaurire.