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Il Napoli è solo Di Lorenzo, il capitano goleador: con il Milan in Champions non basta di sicuro
SOLO DI LORENZO - Il Napoli non aveva la leggerezza d’animo di poco tempo fa, non giocava con la solita qualità. Ha commesso così tanti errori
tecnici da rendere agevole il recupero palla del Lecce. Hanno sbagliato spesso Rrahmani e Anguissa e ha sbagliato qualche passaggio perfino
Lobotka, controllato da Hjulmand, così come Kvaratskhelia è riuscito una sola volta a saltare Gendrey sulla sua fascia. Tutto questo dà un’idea sul momento di scarso splendore degli azzurri. Il meglio del Napoli è stato sintetizzato da un solo giocatore, Di Lorenzo. Intorno al capitano, un gioco di basso profilo.
IL GOL DEL CAPITANO - La prima occasione della partita era di marca
leccese, un mezzo pallonetto di Maleh deviato con qualche difficoltà da
Meret in angolo. Nel primo quarto d’ora, le uniche conclusioni sono state
del Lecce. Il Napoli ha segnato con una specialità della casa, lo sviluppo
di un calcio piazzato, ventiduesima rete della serie, nessun’altra squadra
ha fatto altrettanto nella grande Europa (Olympique Marsiglia 21 e
Brentford 20). Cross di Kim, girata di testa di Di Lorenzo troppo libero
in piena area. Assist di un centrale, gol di un terzino: se manca Osimhen,
anche i difensori devono arrangiarsi. Poi, da vero capitano, Di Lorenzo ha riunito il gruppo davanti alla panchina per festeggiare l’uno a zero.
Tanto per dire, l’ex empolese è l'unico difensore in Serie A con almeno 2
gol in campionato e 2 in Champions League, mentre nei primi cinque
campionati europei sono solo 4 i difensori con almeno 2 gol in campionato
e in Champions: Pavard, Guerreiro e Mbemba, oltre a Di Lorenzo. Ottima
compagnia.
IL GOL IN DORMITA - La squadra di Baroni ha cercato di recuperare alzando un po’ il ritmo. Ma se psicologicamente non era una partita facile per il Napoli, figuriamoci per il Lecce che arrivava da cinque sconfitte di fila senza aver segnato un solo gol e che aveva visto poco prima la Salernitana
portare a due i punti di vantaggio in classifica. Era una partita difficilissima per i pugliesi, nonostante il Napoli in versione ridotta. Il carattere e il coraggio però non mancavano ai padroni di casa e l’hanno dimostrato anche a inizio ripresa con l’occasione di Oudin e poco dopo con il gol del pareggio: punizione laterale di Oudin, testa di Baschirotto, girata di Ceesay sulla traversa, la palla è rimasta in area napoletana, la difesa ha dormito, Di Francesco è piombato per primo sul pallone e l’ha scaraventato in rete. Primo gol leccese dopo 516 minuti.
SOLO AUTOGOL - Era il 7' del secondo tempo, il Napoli non si è scosso
granché, ma è bastato un cross morbido, quasi innocuo, di Mario Rui per
tornare in vantaggio. La palla del portoghese è stata toccata di coscia da
Gallo verso Falcone che se l’è fatta passare fra le mani, tipo saponetta,
ed è entrata in rete dove, tanto per cambiare, era comunque pronto Di Lorenzo a ricacciarla in rete, vedi mai... Per Gallo era la seconda autorete dopo quella di Firenze. Il Napoli non è migliorato nemmeno con i cambi di Simeone e Ndombelé, che si è fatto contagiare dagli errori tecnici di tutta la squadra e, per recuperare una palla da lui persa, ha preso subito il giallo. Si è infortunato Simeone, è entrato Politano e Kvaratskhelia ha chiuso da centravanti, con Elmas ala sinistra e Politano ala destra.
IL TABELLINO
Lecce-Napoli 1-2 (primo tempo 0-1)
Marcatori: 18’p.t. Di Lorenzo (N), 7’ s.t. Di Francesco (L), 20’s.t. Gallo aut. (L)
Assist: 18’p.t. Kim (N)
Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Gonzalez (26’s.t. Helgason), Hjulmand, Maleh (35’s.t. Askildsen); Oudin (35’s.t. Strefezza), Ceesay (35’s.t. Persson), Di Francesco (43’s.t. Banda). All. Baroni
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Mario Rui (45'+4's.t. Olivera); Anguissa, Lobotka, Elmas; Lozano (21’s.t. Ndombele), Raspadori (21’s.t. Simeone) (37’s.t. Politano), Kvaratskhelia (45'+4' s.t. Zerbin). All. Spalletti
Arbitro: Manganiello di Pinerolo
Ammoniti: 17’s.t. Gendrey (L), 27’s.t. Ndombele (N), 41’s.t. Umtiti (L)