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    Il Napoli scavalca il Legia: Spalletti sa vincere anche senza Insigne e Osimhen. E i suoi cambi sono sempre decisivi

    Il Napoli scavalca il Legia: Spalletti sa vincere anche senza Insigne e Osimhen. E i suoi cambi sono sempre decisivi

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Il Napoli ha ribaltato e vinto una partita che si era fatta complicata, ha battuto il Legia anche a Varsavia e l’ha scavalcato in classifica, ora comanda il girone con 7 punti. Da 0-1 a 4-1, con un secondo tempo perfetto, decisamente di livello superiore rispetto al primo.

    Come a Salerno, il Napoli ha vinto senza Insigne ed Osimhen, dimostrando ancora una volta la ricchezza del suo organico. E proprio come a Salerno sono stati decisivi i cambi di Spalletti che a metà ripresa ha messo dentro Mertens (gol su rigore e pre-assist per il 3-1), Politano (si è procurato il rigore del 2-1) e infine Ounas (prodezza da fenomeno per il quarto gol). Se all’andata il Napoli aveva chiuso la gara col Legia con 27 tiri, anche stavolta ha bersagliato la porta del giovane Miszta arrivando a 25 conclusioni.

    UN TEMPO DIFFICILE. L’azero Emreli era entrato nella storia di questa stagione napoletana come il giocatore che ha spezzato l’imbattibilità degli azzurri durata 5 partite ufficiali e mezzo, esattamente 512 minuti. Ma sopratutto è diventato decisivo nel primo tempo che la squadra di Spalletti ha un po’ sofferto (pur mantenendo sempre l’iniziativa) per svariati motivi. Il primo: le assenze di Insigne e Osimhen sembravano troppo pesanti. Sembravano, appunto. Il secondo: anche l’assenza di Fabian Ruiz influiva negativamente sul gioco del Napoli, Demme ha caratteristiche diverse dallo spagnolo. Il terzo: l’atteggiamento tattico del Legia aveva l’effetto di inaridire il gioco napoletano che andava a sbattere di continuo contro il 5-4-1 dei campioni di Polonia. Il quarto: il Napoli era troppo precipitoso e sbagliava diverse scelte finali (soprattutto con Lozano) nella parte finale dell’azione. Il quinto: Petagna non era mai coinvolto nella manovra e quasi mai cercato con i cross alti. Il sesto: troppi errori tecnici, nei passaggi e negli appoggi, da parte di giocatori di buona ed eccellente qualità. Il secondo tempo sarà molto diverso, scompariranno i fantasmi di Insigne e Osimhen, il Napoli giocherà con più scioltezza e ribalterà con merito la partita.

    GOL DA EVITARE. All’andata gli azzurri avevano schiantato il Legia, 3-0 con 27 tiri e 18 calci d’angolo. A Varsavia è stata una partita diversa nei primi 45' e simile nei secondi 45'. Preparata con difesa e contropiede dal nuovo allenatore Golebiewski, nel primo tempo è andata di traverso al Napoli con il gol subìto dopo 10'. Un gol che la squadra di Spalletti poteva e doveva evitare perché nato da una rimessa laterale vicino all’area napoletana. Bello lo scambio Luquinhos-Josué che ha lanciato Mladenovic (Lozano se l’è fatto sfilare alle spalle), il serbo è entrato in area dalla parte sinistra, ha saltato Anguissa sul fondo e messo la palla sul piede buono di Emreli, tiro facile e gol.

    ATTACCO STERILE. Il Napoli ha ripreso subito ad attaccare, ma senza precisione. Si è avvicinato al pareggio dopo 7' con la traversa di Zielinski su assist di Demme, poi ci hanno provato Anguissa ed Elmas, ma alla squadra di Spalletti mancava sempre qualcosa: lo troverà nella ripresa. Gli azzurri hanno cercato di risolvere il problema ciascun per conto proprio. Lozano e Anguissa hanno concluso male quando dovevano proseguire l’azione e a un certo punto si è visto anche Di Lorenzo tentare un dribbling sullo scatto in area polacca. Alla fine del primo tempo, il Napoli aveva il 67 per cento di possesso palla, con 12 tiri (a 3) e 6 calci d’angolo (a 0), numeri che ricordavano la partita dell’andata, ma la realtà era un po’ diversa, non c’era la stessa ricchezza di gioco, né la stessa agilità nella manovra. 

    IL PARI DEL POLACCO. Sulla fascia sinistra, già nel primo tempo Mladenovic aveva messo in seria difficoltà Lozano, Di Lorenzo e anche Rrahmani che copriva le spalle del terzino. A inizio ripresa, con uno altro spunto micidiale ha piazzato la palla sul sinistro di Ribeiro, botta potente al volo e palla stampata sul palo interno. E’ stata la svolta della gara. Dal possibile 0-2 all’1-1, dalla probabile sconfitta a un grande secondo tempo con rimonta. Un attacco ben fatto del Napoli ha fatto saltare la difesa polacca: Petagna-Elmas-Zielinski, messo giù da una robusta spallata di Josuè. Il polacco del Napoli, per la prima volta in campo in Polonia contro una squadra del suo Paese, è stato fischiato fin dall’inizio, ma non si è fatto condizionare (e nemmeno innervosire dal giovane portiere Miszta) al momento dell’esecuzione. Era il suo primo rigore calciato con la maglia del Napoli. Uno a uno al 6' del secondo tempo.

    CAMBI DECISIVI E PIOGGIA DI GOL. Dopo 20' del secondo tempo, Spalletti ha messo Politano (al posto di Elmas) e Lobotka (per Demme). Il Napoli ora giocava e ad attaccava come fa sempre, con qualità, idee e brillantezza, il Legia pensava solo a difendere il pareggio e il primato del girone, ma non ripartiva più. A 20' dalla fine, Spalletti ha fatto la sua irruzione in partita aumentando ancora il grado di pericolosità dell’attacco con Mertens, al posto di Zielinski, alle spalle di Petagna. Due minuti dopo il suo ingresso, il belga è andato sul dischetto per il secondo rigore della serata napoletana. Come in occasione del primo rigore, il colpevole del fallo decisivo è stato ancora il portoghese Josué che, non accorgendosi dell’arrivo di Politano, l’ha colpito col tentativo di rovesciata. Mertens ha segnato con un cucchiaio alla Totti. La partita è diventata più facile per il Napoli, gli spazi si sono spalancati davanti al suo attacco e ha subito sfruttato la prateria con un tocco bellissimo di Mertens che ha spedito Petagna davanti a Miszta, assist per Lozano e gol a porta vuota. Il Napoli si divertiva e imperversava. Spazio a Ounas, un giocatore che quando è in giornata fa spellare le mani come è successo in occasione del suo gol: al limite dell’area piccola, sombrero di sinistro sopra la testa di Jedrezejczyk e botta al volo di destro. Dalla sconfitta al pareggio, alla vittoria, al trionfo.



    IL TABELLINO

    Legia Varsavia-Napoli 1-4

    Marcatori:
     10' p.t. Emreli (L), 6' s.t. Zielinski (r) (N), 30' s.t. Mertens (r) (N), 33' s.t. Lozano (N), 45' s.t. Ounas (N).

    Assist: 10' p.t. Mladenovic (L), 33' s.t. Petagna (N).

    Legia Varsavia (3-4-3): Miszta; Johansson, Wieteska, Jedrejczyk; Yuri Ribeiro, Josue, Slisz (25' s.t. Andre Martins), Mladenovic; Kastrati (22' s.t. Muci), Emreli (35' s.t. Rafa Lopes), Luquinhas. All. Golebiewski.

    Napoli (4-2-3-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Juan Jesus; Anguissa, Demme (20' s.t. Lobotka); Lozano (38' s.t. Zanoli), Zielinski (28' s.t. Mertens), Elmas (20' s.t. Politano); Petagna (38' s.t. Ounas). All. Spalletti.

    Arbitro: Visser (Belgio).

    Ammoniti: 9' s.t. Elmas (N), 23' s.t. Jedrejczyk​ (L), 28' s.t. Miszta (L), 29' s.t. Josue (L).

    Espulsi: -

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