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    Il Napoli 'resuscita' l'Union Berlino: azzurri sotto ritmo e con una difesa da polli...

    Il Napoli 'resuscita' l'Union Berlino: azzurri sotto ritmo e con una difesa da polli...

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Ci voleva il Napoli di Garcia perché l’Union Berlino interrompesse la clamorosa emorragia di risultati. Dopo 12 sconfitte di fila la squadra di Bonucci ha pareggiato al Maradona una partita che gli azzurri hanno giocato a tratti sotto ritmo e non sempre con la qualità necessaria. Un palo per parte, un gol per parte, ma quello che ha preso il Napoli è stato un gol da polli: sull’1-0, con la qualificazione a un passo, ha subìto la rete del pareggio in contropiede, lasciando tre quarti di campo ai velocisti dell’attacco tedesco. Roba da dilettanti. La qualificazione non è certo scappata, però ora i campioni d’Italia non dovranno sbagliare le prossime due partite, soprattutto l’ultima del girone in casa col Braga.

    PRIMO TIRO UNION - Nel primo quarto d’ora, giocato a ritmo basso, l’Union Berlino non sembrava una squadra depressa e sfondata da 12 sconfitte di fila. Teneva discretamente il campo e il Napoli attaccava senza portare troppi pericoli. Il primo tiro in porta è stato dei tedeschi, conclusione di Becker parata da Meret dopo 4'. Ma dopo quei 15', la squadra di Garcia ha preso il comando del gioco e, pur senza imperversare, ha cominciato a mettere in difficoltà l’Union. Prima palla-gol di Zielinski (dopo un rimpallo con Roussillon) deviata in angolo da un intervento di Ronnow, palo di Natan su cross di Zielinski, gol di Anguissa annullato dal Var per lo stacco precedente di Di Lorenzo che ha schiacciato a terra Roussillon. Appena la squadra di Berlino ha reagito (occasione non sfruttata da Haberer), il Napoli ha segnato.

    15 PASSAGGI DI FILA - L’azione è stata un classico del vecchio Napoli, un attacco che si è protratto per 15 passaggi ininterrotti prima di arrivare al gol di Politano su cross di Mario Rui, deviato e alzato da Juranovic e toccato in rete dall’esterno azzurro. Due minuti dopo Bonucci, fino a quel momento puntuale negli interventi, ha beccato il giallo per aver steso Raspadori che lo aveva incenerito con un tocchetto e tunnel successivo. Il Napoli ha controllato, ma l’Union ha avuto la possibilità di rientrare negli spogliatoi sull’uno a uno: fallo di Raspadori su Haberer, punizione vicino al limite dell’area napoletana, barriera azzurra numerosa (troppo, forse), controbarriera ancora più folta, tantoché Meret non ha visto partire il siluro che Juranovic ha stampato sul palo vicino al portiere, rimasto immobile.

    CONTROPIEDE DA POLLI - E’ bastato un Napoli normale, seppur attento e concentrato, per piegare la partita. Bene Zielinski, bene Anguissa, attaccava con i tempi giusti il solito Di Lorenzo che, in perfetta sintonia con Politano, creava i maggior pericoli alla difesa di Bonucci. Non da meno Mario Rui sull’altra fascia. La squadra di Garcia ha cercato di chiuderla subito, a inizio ripresa, con due occasioni non sfruttate da Zielinski (dopo uno slalom di Kvaratskhelia) e Politano, ma ha commesso un errore imperdonabile e l’Union non l’ha perdonata. Era tutto in attacco il Napoli quando è partito il contropiede dei tedeschi con un lancio lungo dalla propria area di Roussillon per Fofana, dietro era rimasto solo Lobotka: Fofana alla sua sinistra, Becker alla sua destra, lo slovacco non sapeva chi marcare ed è rimasto a metà strada, passaggio di Fofana a Becker, botta secca, respinta di Meret ma sui piedi di Fofana, tap-in e uno a uno. Un gol che non si può prendere.

    IMPRECISIONE - Per un quarto d’ora almeno il Napoli ha faticato a mettere insieme una reazione convincente. Sembrava che la sua spinta si fosse esaurita quando invece aveva bisogno delle migliori risorse. Ha tenuto palla, ha collezionato una lunghissima serie di calci d’angolo (è arrivato a quota 18), ma non ha mai dato l’impressione di netta superiorità rispetto ai tedeschi, una superiorità che, visti i nomi in campo, doveva essere netta. Sono mancate qualità e velocità, è mancato lo spunto di Raspadori a cui Garcia a un quarto d’ora dalla fine ha affiancato Simeone in sostituzione di Lobotka, infortunato. I campioni d’Italia hanno aumentato i giri solo nel finale, quando hanno creato dei pericoli con una girata di testa di Rrahmani sul 16° corner della serata napoletana, un tiro dal limite di Kvaratskhelia, un colpo di testa in tuffo di Simeone e un’ultima girata di Kvaratskhelia, ma la stoccata vincente non è arrivata. E poi anche l’Union ha fatto paura, ancora in contropiede, ancora con uno strappo micidiale di Fofana e tiro finale di Tousart uscito di poco e poi con Aaronson, conclusione in area murata.

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