Il Napoli che corre e Sarri che frena
Si può cominciare dalla porta inviolata (tre reti subite nelle ultime nove) dal secondo miglior attacco del campionato (dietro la Roma) oppure dalla classifica che ora sì, sorride per davvero. Il Napoli è lì, ad un tiro di schioppo dalla testa, dopo aver infranto il tabù piccole con la “regina” delle provinciali, Il Chievo di Maran. Un paio di occasioni concesse agli avversari, di fatto pericolosi nei primi e negli ultimi dieci minuti.
Poi solo gli azzurri, nella versione migliore: squadra corta, aggressiva, bella e insieme pratica. Applausi per Higuain, complimenti ai restanti dieci ma la torta del merito la mangia innanzitutto Sarri che nel giro di tre mesi ha dato un cuore e un’identità ad una squadra uscita con le ossa rotte dalla scorsa stagione. Lui, nell’ossequioso rispetto del ruolo, continua a predicare calma e umiltà ma l’entusiasmo, oramai, tracima da ogni angolo.