Gli azzurri scendono in campo alle 12.30 e la città si svuota. La lunga sfilza di notturne si interrompe. In tavola, stavolta, c'è Cesena-Napoli. L'imperativo è vincere, lo stanno bene i tifosi che hanno affollato gli spalti e lo sanno anche tutti quelli che hanno rinunciato alle solite abitudini. Chiese vuote, pasticcerie e bar a secco, sorridono soltanto i ristoranti, quasi tutti dotati di maxischermi.

Molto critici i parroci: 'La gente in chiesa c'è sempre - commenta don Gaetano Romano - ma in tanti si sono lamentati, le famiglie hanno protestato perché saltare il pranzo per i napoletani è una cosa grave. Le nuove disposizioni della Lega Calcio sono un attacco alla famiglia'.

(Il Roma)