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    Pogba divide il mondo in due categorie

    Pogba divide il mondo in due categorie

    • Gianluca Minchiotti
    Il fenomeno Paul Pogba divide il mondo del calcio in due categorie: da una parte la Juventus e dall'altra le società che si faranno la guerra, a suon di milioni, per tentare di strapparlo ai bianconeri. Il prezzo lo ha già fissato Mino Raiola, regista dell'operazione: la stessa cifra dell'affare Bale, 100 milioni di euro. E la Juve non può che stare al gioco, tanto che due offerte molto importanti (una da 50 e l'altra da 60 milioni) sono già state rispedite ai mittenti. 

    PRIMA CATEGORIA: LA JUVENTUS - Poche volte si era vista una società in una tale posizione di privilegio. Fino a quando Pogba resterà in bianconero, la Juve e i suoi tifosi potranno godere del suo immenso talento. E quando arriverà l'offerta giusta, in corso Galileo Ferraris avranno solo l'imbarazzo della scelta: sistemare i conti per qualche anno grazie a una plusvalenza monstre, oppure reinvestire immediatamente il bottino per portare a casa due o tre campioni. E in questo secondo caso è facile ricordare, come esempio, la pluri citata operazione Zidane. 

    SECONDA CATEGORIA: CHI PARTECIPA ALL'ASTA - Raiola dixit: "Penso che pochi club possano permettersi l'acquisto di Pogba, credo siano solo otto". Ovvero: Bayern Monaco, Real Madrid, Barcellona, PSG, Manchester United, Manchester City, Chelsea e Arsenal

    BAYERN MONACO - Storicamente i rapporti con la Juventus non sono idilliaci, dal caso Sagnol fino a Vidal. Al momento è la big più defilata, ma se non è il club più ricco del pianeta (Real Madrid, Manchester United e Barcellona sono davanti), è sicuramente quello più in salute, dal punto di vista finanziario

    REAL MADRID - Dice Carlo Ancelotti: "Pogba? Può giocare ovunque, ma non nel Real Madrid. Al momento non ci interessa". Già, al momento. Perché, come ricorda Luciano Moggi (artefice della cessione di Zidane ai Blancos): "Se Florentino Perez si mette in testa di prendere un giocatore, alla fine lo prende sempre". E Cristiano Ronaldo e Gareth Bale, oltre a Zizou e tanti altri, sono l'esempio vivente di questa teoria.

    BARCELLONA - Insieme al Bayern, è l'altra grande che al momento resta fuori dai rumors sul Polpo, anche perché il mercato in entrata dei blaugrana è stato bloccato dalla Fifa fino al gennaio 2016. E quindi, almeno per un anno, il nome di Pogba non potrà essere accostato seriamente al Barça

    PARIS SAINT GERMAIN - Qui i rumors si sprecano. E anche le offerte, visto che da Parigi sono già arrivate a Torino proposte concrete, per il momento rispedite al mittente dalla dirigenza della Juventus. Ma Lagny-sur-Marne, il comune di 20 mila abitanti dove Pogba è nato nel 1993, è lì a un passo da Parigi. E agli occhi di Paul, magari dopo un Europeo 2016 vincente con la Francia, l'idea di un ritorno a casa potrebbe rappresentare la carta vincente, a parità di offerte contrattuali milionarie. Per il PSG attuale, che meno di un anno fa è stato costretto a pagare una multa di 60 milioni alla Uefa per violazione del Fair Play Finanziario, non sarebbe semplice mettere sul piatto 100 milioni tutti in una volta (non perché non li abbia, intendiamoci). Ma diversamente dalle altre contendenti è forse quella che potrebbe offrire il miglior pacchetto soldi + giocatori (Cavani e Verratti ad esempio).

    MANCHESTER UNITED - Insieme al Real Madrid, è il club più ricco del mondo. E come ha dimostrato il mercato 2014, non avrebbe alcun problema a sborsare qualsiasi cifra. Ma c'è un particolare non di poco conto: allo United Pogba ci è già stato. Ed è stato bocciato. Sentite Andrea Pirlo: "Non credo che in futuro vedremo mai Pogba tornare al Manchester United. Adesso è alla Juve e lui sa che è in uno dei migliori club del mondo. Hanno fatto un grosso errore a scartarlo e a farlo andare via. Per qualsiasi motivo abbiano scelto di non dargli una possibilità, hanno senza dubbio commesso un errore che lo staff tecnico dovrà condividere con la società".

    MANCHESTER CITY - Vale lo stesso discorso fatto per il PSG: anche dai Citizens sono arrivate offerte concrete, alle quali è stato risposto picche; anche il City nell'ultimo anno ha avuto una multa di 60 milioni per violazione del FPF; anche gli Sky Blues possono mettere sul piatto, oltre ai soldi, contropartite tecniche interessanti, da Jovetic a Dzeko. L'unica differenza a vantaggio del PSG è la città: Parigi è una cosa, Manchester decisamente un'altra.

    CHELSEA - Se partiamo dalla città, anche il fascino di Londra non è secondo a nessuno. E anche la maglia del Chelsea deve esercitare un certo appeal su Pogba, se è vero che in volo, durante i Mondiali in Brasile, lo si era visto giocare a un videogame manageriale nel quale si era schierato nel centrocampo dei Blues. E poi a Stamford Bridge ci sono Roman Abramovic e José Mourinho, altri due per i quali vale la 'regola Florentino Perez': se vogliono un giocatore, di solito lo prendono.

    ARSENAL - Fra le otto, l'Arsenal è sicuramente l'outsider. E sarebbe davvero la destinazione più sorprendente se si realizzasse. E' vero che secondo la classifica di Forbes sui club più ricchi al mondo, i Gunners sono al quinto posto. Ma a loro svantaggio c'è il fatto di non essere un club vincente, soprattutto a livello europeo. E se Pogba lasciasse la Juventus lo farebbe soprattutto per avere delle possibilità concrete di vincere la Champions League.

     

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