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Il Milan valuta la cessione di Balotelli
Al di là delle smentite di rito Galliani nelle prossime settimane risponderà e valuterà tutte le offerte per Supermario, in questo 2014 sotto pressione come mai è stato nella sua carriera.
Di "super" c'è solo l'aggettivo nel nome, l'attaccante nato a Palermo nel 1990 nei prossimi mesi è chiamato a mettersi alle spalle la fragilità interiore e l'etichetta di bad boy per fare il salto di qualità definitivo come uomo e come calciatore. E' diventato papà ed è a tutti gli effetti il simbolo di un Milan in crisi e l'attaccante titolare di una Nazionale che non vuole andare in Brasile a recitare il ruolo di comparsa.
NON ANCORA LEADER - Arrivato dal Manchester City solo un anno fa, Balotelli ha lasciato il segno solo nei primi sei mesi, contribuendo con 12 gol in 13 partite alla qualificazione ai playoff di Champions League. In questa stagione ha segnato molto, 13 gol in 26 presenze, ma in molti match è sembrato un oggetto misterioso, estraneo al resto della squadra. La sua media voto (fonte Gazzetta dello Sport) è di 5,68, molto inferiore per esempio a quella di altri bomber come Higuain (6,57) o Tevez (6,8). Il Milan cercava un leader che al momento non può essere Balotelli.
SVOLTA O ADDIO - Seedorf da quando è arrivato parla quotidianamente con Balotelli, gli dà consigli, lo rassicura, ma non può aspettarlo in eterno. Vuole un segnale forte, da qui alla fine della stagione, altirmenti darà il via libera alla sua cessione. Al momento non ci sono offerte ufficiali sul tavolo, in attesa del Mondiale. Che Supermario non considera come una tappa molto importante della sua carriera, ma solo una bella esperienza per togliersi delle soddisfazioni. Tutt'altro che un pensiero da leader.
I NUMERI DI BALOTELLI IN CAMPIONATO:
I NUMERI DI BALOTELLI IN CHAMPIONS LEAGUE: