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    Il Milan si prende la vetta, l'Inter è in agguato: il ko del Napoli ridisegna la corsa scudetto

    Il Milan si prende la vetta, l'Inter è in agguato: il ko del Napoli ridisegna la corsa scudetto

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    Novanta minuti ribaltano la classifica e ridisegnano la corsa scudetto: ora Milano è in testa alla Serie A. Il Napoli non riesce ad andare oltre all'emergenza infortuni (Osimhen, Insigne, Koulibaly, Fabian Ruiz e Zambo Anguissa) e crolla in casa con l'Atalanta, una sconfitta che costringe la squadra di Spalletti (assente per squalifica) ad abbandonare per la prima volta dall'inizio del campionato il primo posto: adesso è il Milan a guardare tutti dall'alto in basso.

    NUMERI DA SCUDETTO - La squadra di Pioli era già stata in testa alla classifica ma sempre in coabitazione con gli azzurri, ora per la prima volta si trova ad occupare la casella più prestigiosa in solitaria. Oltre l'emergenza infortuni, ultimo quello occorso a Pellegri durante la partita con la Salernitana, oltre a un turnover necessario per preparare al meglio la supersfida di Champions League con il Liverpool (Ibrahimovic a riposo per tutti i 90'), oltre alla mini-crisi di risultati (il pareggio nel derby, le due sconfitte consecutive con Fiorentina e Sassuolo), il Milan ha trovato la seconda vittoria di fila e ha rilanciato le proprie ambizioni scudetto. A dar forza alla convinzione dei rossoneri, d'altronde, ci sono numeri fin qui straordinari: 38 punti dopo le prime 16 giornate nella Milano rossonera non si vedevano dalla stagione 2003/04, chiusa poi a 82 punti e con la conquista del 17° scudetto. Un dato che fa storcere il naso ai più scaramantici, ma ce n'è un altro che invece fa sorridere maggiormente Pioli e che certifica la qualità diffusa del gruppo a sua disposizione: una vera cooperativa del gol, con il gol di Saelemaekers alla Salernitana salgono a 14 i marcatori in questa Seria A, nei principali campionati europei solo il Chelsea ha fatto meglio mandando in rete 16 giocatori diversi.

    L'INTER C'E' - Milan primo, ma alle spalle preme l'Inter di Inzaghi che non si ferma più. A Roma la quarta vittoria di fila, l'ottavo risultato utile consecutivo da quella sconfitta, sempre all'Olimpico, contro la Lazio. Gioco, gol a raffica (a segno per la 18esima trasferta consecutiva di campionato, eguagliato un record che resisteva da ottobre 1950-settembre 1951) e una porta blindata (4 i gol concessi nelle ultime otto giornate, 5 i clean sheet). Non un caso se i nerazzurri hanno mangiato punti a ripetizione alle avversarie (solo poche giornate fa erano a -10 dalla vetta) e si sono rilanciati nella corsa al bis scudetto, guardando anche a un calendario che ora mette di fronte tre sfide sulla carta agevoli (Cagliari, Salernitana e Torino per chiudere il girone d'andata). E attenzione anche all'Atalanta: la squadra di Gasperini tiene il passo delle milanesi, con la vittoria al Maradona resta a -4 dal primo posto e ora è a -2 dal Napoli terzo.

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