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    Il Milan si affida a Borini: l'attaccante tutto cuore che segna poco

    Il Milan si affida a Borini: l'attaccante tutto cuore che segna poco

    • Federico Zanon
    Due allenatori, Montella e Gattuso, quattordici mesi, di avventura con la maglia rossonera, quattro ruoli diversi. Da quando Fabio Borini è arrivato al Milan è stato schierato un po' ovunque, da terzino, da quarto di centrocampo, da esterno offensivo e da punta centrale, il ruolo nel quale sarà protagonista questa sera contro l'Empoli. L'assenza per infortunio di Higuain (dovrebbe recuperare per il match di domenica sera contro il Sassuolo), le condizioni non eccelse di Cutrone, in ripresa dopo l'infortunio alla caviglia, rilanciano le quotazioni dell'ex attaccante del Sunderland, che sarà la punta del tridente con Suso e Calhanoglu, di un Milan che deve vincere per non perdere contatto con il quarto posto.

    NUMERI BASSI - Una chance importante, un obiettivo chiaro: fare gol. Più facile a dirlo che a farlo, perché Borini, con il Milan, ha segnato solo 5 gol in 46 partite, solo due di questi in campionato, la scorsa stagione, contro Spal e Verona. Apprezzato per la corsa e per il cuore, la punta che ha vinto un campionato di Championship con lo Swansea dovrà cercare di essere quello che non è mai stato, ovvero un bomber. Nella sua carriera è andato una sola volta in doppia cifra, con le riserve del Chelsea, nella stagione 2010-2011, ci è andato vicino con la Roma, (9 gol nel 2011-2012), mentre nelle ultime 7 stagioni ha messo insieme complessivamente 27 gol, tra coppe inglesi, Premier League, Europa (qualificazioni comprese), Coppa Italia e Serie A. Troppo poco per un attaccante.

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