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Il Milan scarica Cerci: c'è il Torino
Nella grafica si fa riferimento anche ad Alessio Cerci, prelevato dall'Atletico Madrid a gennaio bruciando la concorrenza proprio dell'Inter. Quello fra Cerci e il Milan è un amore mai sbocciato. Inzaghi ha centellinato il suo impiego, concedendogli solo 16 presenze in Serie A e due in Coppa Italia, con un solo gol in campionato contro il Palermo. Il cambio di allenatore poi non sembra favorire l'esterno offensivo: i rapporti con Sinisa Mihajlovic ai tempi della Fiorentina furono tutt'altro che ottimali, con i due che vennero ad un acceso confronto per la scarsa attitudine difensiva del giocatore.
VENTURA LO ASPETTA - Tutto quindi sembra preludere a una separazione tra Cerci e il Milan, possibile nonostante i rossoneri siano vincolati all'attaccante da uno scambio di prestiti biennale che ha portato Fernando Torres alla corte di Simeone. I buoni rapporti tra le società consentono a Galliani di chiedere all'Atletico Madrid di girare Cerci in prestito a un terzo club, situazione per certi versi simile a quella che ha portato Armero al Flamengo. Pronto ad accogliere Alessio c'è la squadra con sui si è consacrato, il Torino, ma c'è un ostacolo da superare: l'ingaggio del giocatore, 2,2 milioni di euro netti a stagione troppi per le casse granata. Ventura però insiste, tutte le parti in causa vedono di buon occhio il ritorno di Cerci all'ombra della Mole e così Galliani può trovare un accordo con l'amico Cairo: il Milan favorirà il Torino contribuendo in maniera importante al pagamento dello stipendio di Cerci.