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Il Milan cade vittima dei suoi limiti e dell’incredibile errore di Serra: ora solo l’Inter può perdere lo scudetto
E’ vero che il successo è un premio persino eccessivo per la squadra ligure, ma è anche vero che i cambi di Thiago Motta si rivelano decisivi, perché Agudelo e Kovalenko entrati nella ripresa decidono più di Giroud e Messias. Per la verità, il brasiliano è stato capace di segnare il gol del 2-1, negatogli però da un fischio troppo precipitoso dell’arbitro che non gli aveva concesso il vantaggio. Alibi forte fin che si vuole, ma insufficiente per giustificare il mancato successo del Milan il cui valore, al di là delle molte assenze, rimane nettamente superiore rispetto allo Spezia, come dimostra la classifica.
LEAO MERAVIGLIAO - Dall’inizio alla fine, il primo tempo non è Milan contro Spezia, ma Leao contro Spezia perché è lui il rossonero più pericoloso. Capace di spaventare subito Provedel con un bel destro fuori di poco, l’attaccante portoghese conferma il suo straordinario momento di forma costringendo il portiere avversario a una difficile deviazione in angolo, prima di calciare sopra la traversa da buona posizione. Sembra una partita a senso unico e per certi versi lo è, anche se il Milan sfrutta soltanto le iniziative personali di Leao, senza una vera manovra che coinvolga Diaz, il teorico uomo di fantasia alle spalle di Ibrahimovic che infatti rimane molto isolato. Per la verità lo svedese avrebbe l’occasione per segnare il primo gol della sua carriera allo Spezia, ma dalla destra angola poco il suo diagonale, favorendo così la deviazione di piede di Provedel.
THEO DISASTROSO - La strana coppia di centrocampo composta da Krunic e Bakayoko si preoccupa più di tamponare che di impostare, anche se nessuno dei due chiude su Gyasi che offre una clamorosa palla gol a Reca, la cui conclusione viene respinta molto bene da Maignan. Rimane questo, però, l’unico pericoloso assalto dello Spezia che poi riprende a subire la spinta del Milan, di nuovo vicino al gol con Saelemaekers e di nuovo respinto dalla deviazione decisiva di Provedel. Per sfondare sulle fasce servirebbe la spinta di Florenzi a destra e soprattutto di Theo Hernandez a sinistra, ma il capitano supplente è frenato da Gyasi, che lo marca quasi a uomo, e non entra mai in partita. Il peggio, però, lo offre quando l’arbitro Serra, richiamato dal Var, concede un giusto rigore al Milan per un’uscita a gamba tesa di Provedel sullo scatenato Leao. Kessie non c’è, Ibrahimovic c’è ma ha già sbagliato troppe volte, e allora sul dischetto va Hernandez che però calcia incredibilmente fuori. E così tocca a Leao far dimenticare questo errore, perché nel minuto di recupero inventa il pallonetto vincente che scavalca Provedel e vale il meritatissimo 1-0.
PAREGGIO SPEZIA - La ripresa sembra la logica prosecuzione del primo tempo, perché il Milan insiste. Ibrahimovic, però, sbaglia ancora la mira calciando fuori, mentre Saelemaekers esalta di nuovo i riflessi di Provedel che si salva di piede. Subito dopo Pioli inserisce Messias al posto del belga, ma la sostituzione vincente è quella di Thiago Motta che toglie Manaj e rilancia Agudelo. E proprio l’ultimo arrivato, dopo un salvataggio di Maignan su Amian, gira alla perfezione di destro il cross da sinistra di Verde, sfruttando la libertà concessagli dall’altra strana coppia della difesa formata da Kalulu e Gabbia. E’ il gol dell’1-1 che sorprende fino a un certo punto, perché il Milan ha sbagliato troppe volte al momento del dunque, tenendo in vita lo Spezia che ha avuto il merito di sfruttare anche le lacune difensive dei rossoneri.
GIROUD INUTILE - Manca ancora mezz’ora alla fine e allora Pioli prova a cambiare qualcosa per non limitarsi ad attendere gli spunti di Leao, tra l’altro meno incisivo che nel primo tempo. Fuori Florenzi che si è visto poco e dentro Calabria per spingere di più sulla destra, ma soprattutto ecco di nuovo Giroud, decisivo in coppa Italia, non al posto di Ibrahimovic bensì al suo fianco nel nuovo 4-4-2 senza l’invisibile trequartista Diaz. Come non detto, però, perché Agudelo offre a Kovalenko il pallone del 2-1, che balla pericolosamente davanti a Maignan. E’ la prova che lo Spezia non si accontenta del pareggio, ma soprattutto è la prova che senza gli spunti di Leao il Milan offre più fumo che arrosto. Pioli capisce che il portoghese ha finito la benzina e al suo posto rilancia Rebic per gli assalti finali. Ci prova di nuovo Ibrahimovic che però ritira troppo centralmente, poi nel finale succede di tutto.
BEFFA SPEZIA - Prima il Milan si lamenta perché l’arbitro non concede il vantaggio a Messias che segna il gol del 2-1 cancellato da un fischio troppo precipitoso per un fallo di pochi secondi prima su Rebic. Poi Ibrahimovic sfiora due volte il gol, negatogli da una grande respinta di Provedel e dalla traversa. Ma soprattutto, proprio all’ultimo dei 5’ di recupero, ecco il gol dello Spezia che ha il merito di ripartire in contropiede, ancora con lo scatenato Agudelo che libera Kovalenko e Gyasi, il cui ultimo tocco batte l’incolpevole Maignan. Con tanti saluti al Milan e alla sua difesa d’emergenza. E con tanti ringraziamenti dell’Inter al suo grande ex Thiago Motta, perché a questo punto soltanto Handanovic e compagni possono strapparsi lo scudetto che hanno sulle maglie.
:(actionzone)
IL TABELLINO
Milan (4-2-3-1): Maignan; Florenzi (25' st Calabria), Kalulu, Gabbia, Hernandez; Krunic, Bakayoko; Saelemaekers (12' st Messias), Diaz (25' st Giroud), Leao (39' st Rebic); Ibrahimovic. A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Stanga, Castillejo, Di Gesù, Maldini. Allenatore: Pioli
Spezia (4-3-3): Provedel; Amian, Erlic, Nikolaou, Reca (32' st Ferrer); Maggiore (35' st Kovalenko), Kiwior, Bastoni; Gyasi, Manaj (13' st Agudelo), Verde. A disposizione: Zoet, Zovko, Bertola, Hristov, Sala, Sher, Antiste, Nzola, Strelec. Allenatore: Motta
Arbitro: Serra di Torino
Marcatori: 46' pt Leao (M), 19' st Agudelo (S), 51' st Gyasi (S)
Note: Al 45' pt Hernandez (M) ha sbagliato un calcio di rigore (fuori). Ammoniti: Kalulu, Gabbia (M), Gyasi, Kiwior, Provedel, Maggiore, Bastoni (S). Recupero: 1' pt,6' st.