C'è poco da festeggiare, ma lo sapevamo ancora prima di giocarla questa partita. Chiaro che in gare come quella di ieri sera hai tutto da perdere e niente da guadagnare. Se vinci col Dudelange 6-0 ti diranno che hai fatto il tuo, mentre se perdi, pareggi o vinci di misura rimarrà sempre l'amaro in bocca o peggio, e così è al momento. 0-1 nel nostro "derby del Lussemburgo", dove in tribuna immagino ci fossero anche qualche migliaio di cinesi e, perché no, pure quel benefattore che pagava per nome e per conto di Yonghong Li, non dà particolari indicazioni a Gattuso. L'unica conferma arriva dal fatto che, ahimè, tra i titolari del Milan e le attuali riserve la differenza non è enorme. Proprio per questo non biasimo Rino per aver scelto di fare un deciso turnover in una gara del genere, dando la precedenza all'Atalanta. Non prendiamoci in giro, il Milan non vincerà l'Europa League. Lo sa la società, lo sanno i giocatori e a maggior ragione l'allenatore, per questo sarebbe autolesionistico sprecare forze in coppa in una stagione in cui arrivare tra le prime 4 è fondamentale. Dopo aver buttato 2 punti a Cagliari diventa essenziale, nonostante siamo solo a inizio anno, battere l'Atalanta e cominciare a mettere in cascina fieno fondamentale in una fase in cui il calendario è in discesa sulla carta. Ora è il momento di farlo diventare semplice anche in campo.