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    Il Milan non ha Higuain: servono i gol dei centrocampisti per la Champions

    Il Milan non ha Higuain: servono i gol dei centrocampisti per la Champions

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    Era dal marzo scorso che il Milan non trovava la porta avversaria per due partite consecutive, a dimostrazione del fatto che i problemi principali evidenziati dalla rosa di Montella non risiedono nel reparto offensivo. E' altrettanto vero che il doppio zero registrato contro Roma e Atalanta ha mostrato come l'assenza di un Higuain, di un giocatore capace con un colpo isolato di risolvere la partita, possa rappresentare alla lunga un handicap nella corsa per un posto nella prossima Champions League. Per non cadere nella facile retorica attorno al bomber della Juventus, possiamo tranquillamente dire anche che il Milan non ha un Dzeko nè il Milik delle prime giornate o lo scatenato Mertens di questi tempi che sta facendo godere Napoli.

    SEGNANO SOLO GLI ATTACCANTI - Più in generale, i rossoneri non possono contare sulla stessa qualità media dell'organico rispetto a due squadre destinate alla lunga ad emergere come le grandi favorite per le posizioni immediatamente a ridosso della Juventus. Della necessità di intervenire sul mercato a gennaio e di rinforzare il centrocampo si è disquisito più volte, mentre starà a Montella trovare il modo di rendere più efficace la fase offensiva del Milan e diversificare la produzione di gol, troppo dipendente dalla vena degli attaccanti. 6 i centri di Bacca, 5 quelli di Suso e 3 quelli di Niang, mentre il bomber di scorta Lapadula è arrivato a quota 4, per un totale di 18 reti sulle 27 complessive.

    MONTELLA DEVE CAMBIARE - La recente esplosione dell'ex Pescara e dell'esterno spagnolo non possono però far dimenticare che nel frattempo Niang è sparito dalla scena e che Bacca, appena rientrato dopo uno stop di 3 settimane, non segna da inizio ottobre e che il suo futuro resti costantemente in bilico, al di là delle smentite di rito. E se gli attaccanti non segnano sono dolori, perchè da centrocampo e difesa il gol non arriva con grande regolarità: una rete per Paletta, 2 per Bonaventura e Locatelli, una per Kucka e Pasalic. Un problema che il Milan si trascina da diverse stagioni a questa parte e che è molto legato alle caratteristiche dei giocatori: in pochi sanno inserirsi con i tempi giusti senza palla e raramente con la qualità e la personalità necessarie. Una difficoltà anche figlia di un sistema di gioco e di un modo di interpretare le partite in cui la ricerca dell'equilibrio rischia di togliere spazio all'iniziativa personale e di rendere la manovra troppo leggibile. In attesa del mercato, a Montella il compito di correggere i difetti di una squadra ancora in corsa per l'Europa che conta.
     

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