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    Milan mai così bene nell'era dei 3 punti, con la Fiorentina prove di fuga: Ibra, a differenza di CR7, può attendere

    Milan mai così bene nell'era dei 3 punti, con la Fiorentina prove di fuga: Ibra, a differenza di CR7, può attendere

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Ibrahimovic può attendere, perché il Milan vince anche senza lo svedese che si limita ad applaudire in mascherina  i suoi compagni. E così, dopo questo facile e persino stretto 2-0 alla Fiorentina, i rossoneri si godono ancora di più il primo posto, mantenendo cinque punti di vantaggio sull’Inter, già battuta nel derby, e soprattutto sei sui campioni d’Italia della Juventus. Mai, da quando la vittoria vale tre punti, il Milan era partito così bene nelle prime nove giornate. Ma i numeri, sia pure importanti, non bastano per spiegare questo tentativo di fuga dei rossoneri, che ormai sono una squadra completa e soprattutto matura, come conferma il fatto che al contrario della Juventus, incapace vincere senza Ronaldo, ottiene i tre punti anche senza il suo trentanovenne mago svedese. 

    MILAN PADRONE Era già successo all’inizio del campionato contro il Crotone e lo Spezia e continua a succedere adesso, a dimostrazione del fatto che la squadra rossonera è già un’ottima torta anche senza la ciliegina. Ripensare per credere ai meriti dei rossoneri, padroni del campo e del risultato dall’inizio alla fine, anche senza un vero centravanti perché Rebic gioca soltanto di sponda, aprendo spazi per i compagni bravi ad alternarsi al tiro. E così, sfruttando il grande lavoro sulla fascia di Calabria e Saelemakers, il Milan manda in tilt la Fiorentina a trazione anteriore di Prandelli che dopo aver perso in casa contro il Benevento, fa scena muta o quasi a San Siro.   

    CONFERMA TONALI Senza Pioli e il suo vice Murelli, ancora sostituiti da Bonera in panchina, senza Ibrahimovic, Leao e anche Bennacer in campo, il Milan si affida ancora a Rebic in attacco, con la conferma di Tonali dall’inizio, stavolta al fianco di Kessie nel collaudatissimo 4-2-3-1. La seconda Fiorentina di Prandelli, in tutti i sensi perché questa è la seconda partita dopo il suo ritorno, punta invece sul tridente Callejon-Vlahovic-Ribery più avanzato del tridente rossonero Saelemaekers-Diaz-Calhanoglu alle spalle di Rebic, con la novità dello spostamento del numero 10 turco sulla sinistra, per lasciare spazio al centro al talentino arrivato dal Real Madrid.

    SBLOCCA ROMAGNOLI Moduli e rispettivi interpreti a parte, la Fiorentina parte meglio avvicinandosi pericolosamente a Donnarumma, ma è soltanto un’illusione perché dopo un quarto d’ora d’attesa il Milan esce dal guscio. Basta un calcio d’angolo per mandare in tilt la difesa viola che permette a Kessie di sfiorare la palla e soprattutto a Romagnoli di inzuccarla in rete, con tanti saluti a Pulgar, in colpevole ritardo. La Fiorentina potrebbe pareggiare con un gran diagonale di Vlahovic che sbatte sull’incrocio dei pali. Anche questa, però, è un’illusione perché la squadra viola si blocca, paralizzata da limiti caratteriali prima che tecnici, favorendo la crescita del Milan che passa e chiude il primo tempo con il gol del raddoppio. L’azione parte da Calabria che sulla destra smarca Saelemaekers bravo a convergere a centro dove Pezzella gli frana addosso. E’ un rigore evidente che Kessie trasforma alla perfezione. 

    REGALO KESSIE Colpita e affondata, la Fiorentina rischia il naufragio quando Calhanoglu colpisce l’esterno della rete e soprattutto quando Kessie ha sui piedi il pallone del possibile 3-0. Per la verità il fallo da rigore fischiato per un contatto tra Caceres ed Hernandez non è al di sopra di ogni sospetto e infatti passano un paio di minuti prima che il Var confermi la decisione dell’arbitro Abisso. Ma a placare le proteste viola interviene involontariamente Kessie, o meglio Dragowski che para il secondo rigore dell’ivoriano. E così, con la speranza di riaprire la partita, dopo l’intervallo Prandelli rilancia l’ex rossonero Bonaventura al posto dell’inutile Callejon.

    PALO CALHANOGLU Come non detto, però, perché è ancora il Milan a sfiorare il 3-0 con un diagonale di Calhanoglu che va a sbattere sul palo. Dal gol mancato al gol (quasi) subito il passo è breve, perché Ribery prova a scavalcare Donnarumma con un cucchiaio di classe, ma il portierone riesce a salvarsi con un grande intervento. Rimane questo l’unico acuto del francese, perché poi Prandelli lo sostituisce con l’altro grande ex Cutrone, al quale chiede più vivacità e profondità. Ormai, però, è troppo tardi per fermare questo Milan che vola più in alto di tutti. E se vola anche senza Ibrahimovic, figuriamoci quando tornerà lui. 

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    Il tabellino

    Milan-Fiorentina 2-0 (primo tempo 2-0)

    Marcatori: 17' pt Romagnoli (Mil), 26' pt Kessie (Mil)

    Assist: 17' pt Kessie (Mil)

    Milan (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Kjaer, Romagnoli Theo Hernandez; Tonali (dal 37' st Hauge), Kessie; Saelemakers (dal 46' st Dalot); Calhanoglu; Brahim (dal 29' st Krunic); Rebic. All.Bonera

    A disposizione: Donnarumma A., Tătărușanu, Conti, Dalot, Duarte, Gabbia, Kalulu, Hauge, Colombo, Maldini.

    Fiorentina (4-3-3): Dragowski; Cáceres (15' st Lirola), Milenkovic, Pezzella, Biraghi; Amrabat, Pulgar, Castrovilli (dal 31' st Valero); Callejon (dal 1' st Bonaventura), Vlahovic (dal 31' st Kouamè), Ribéry (dal 23' st Cutrone). All. Prandelli

    A disposizione: Brancolini, Terracciano, Barreca, Igor, Lirola, Martinez Quarta, Venuti, Bonaventura, Duncan, Eysseric, Saponara, Borja Valero, Kouamé, Montiel, Vlahovic.


    Ammoniti: 25' pt Pezzella (Fio), 47' pt Rebic (Mil), 7' st Castrovilli (Fio), 25' st Kessie (Mil), 41' st Biraghi (Fio), 45' st Pulgar (Fio)

    Note: 39' rigore sbagliato da Kessie (Mil)Il tabellino

     

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