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    ​Il Milan merita il vento a favore e questo Ibrahimovic è un mostro

    ​Il Milan merita il vento a favore e questo Ibrahimovic è un mostro

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Ibra sempre Ibra, fortissimamente Ibra. Il Milan che vola al primo posto e stacca l’Inter di altri due punti non è soltanto lui, ma è soprattutto lui, bravo a regalare a Kessie il pallone dell’1-0 e semplicemente straordinario alla fine quando firma con una rovesciata il definitivo 2-1 con il suo settimo gol in sei giornate, attenzione non partite perché ne ha saltate due. Meno spettacolare di giovedì scorso in Europa League, perché l’Udinese non è lo Sparta Praga strapazzato con un netto 3-0, il Milan soffre prima di vincere perché i padroni di casa sanno come impegnarlo. E senza quel fenomeno di 39 anni davanti non sarebbe stato ingiusto un pareggio, anche se l’Udinese lo aveva raggiunto grazi a un rigore trasformato da De Paul, dopo un nuovo errore di Romagnoli, entrato scorrettamente su Pussetto. Nel calcio, però, contano soltanto i fatti, cioè i risultati e non può essere un caso se la squadra di Pioli allunga a 24 la propria serie di partite senza sconfitte, in attesa di continuare a stupire, perché una cosa è certa: i rossoneri meritano il vento a favore che li spinge, grazie a una precisa identità tattica e alla serena preparazione di Pioli che sa sempre scegliere e poi cambiare in corsa la formazione migliore. 
       
    SBLOCCA KESSIE - Se il Milan, che aveva chiuso in vantaggio il primo tempo, ha dovuto aspettare più del previsto per vincere il merito è proprio dell’Udinese che ci crede sempre riuscendo a mettere in difficoltà la capolista. Ridisegnata con un nuovo 4-3-3 che in fase difensiva si trasforma in 4-5-1, quando i due esterni Pussetto e l’ex Deulofeu si abbassano sulla linea dei centrocampisti, la squadra di Gotti parte bene con una compattezza che non concede spazi ai rossoneri. Gli uomini di Pioli, però, sono bravi a non rimanere invischiati nella ragnatela bianconera e dopo un quarto d’ora, in cui Deulofeu non riesce a sorprendere Donnarumma al rientro, sbloccano lo 0-0. L’azione parte da Bennacer che trova con un lungo lancio Ibrahimovic e lo svedese dalla sinistra controlla e appoggia al centro per Kessie che arriva in corsa e spara un destro sotto a traversa imprendibile per Musso. 

    REGALO DEULOFEU - Sembra fatta perché il Milan gioca a memoria, dando l’impressione di controllare la partita anche se sfrutta poco le fasce laterali a destra con Saelemaekers e a sinistra con Leao, ma proprio Kessie che aveva sbloccato la partita perde un pallone favorendo il contropiede dell’Udinese che fallisce il pareggio con Deulofeu. E’ un nuovo campanello d’allarme perché il Milan dà l’impressione di peccare di presunzione, malgrado la rabbia di Ibrahimovic che arretra persino davanti a Donnarumma per liberare l’area prima di trovarsi dalla parte opposta per cercare invano la conclusione del 2-0.

    RIGORE DE PAUL - Come all’inizio del primo tempo, l’Udinese parte con le migliori intenzioni dopo l’intervallo e questa volta trova il gol, grazie alla complicità di Romagnoli che atterra Pussetto in area. Il Var conferma, malgrado le proteste rossonere, e dal dischetto De Paul firma l’1-1. C’è tutto il tempo per tornare in vantaggio, ma il Milan fatica a trovare lo spunto decisivo anche perché l’Udinese lo tiene sulla corda. E allora Pioli incomincia a correre ai ripari, inserendo Tonali e Diaz al posto di Bennacer e Saelemaekers. Ma soprattutto, dopo gli innesti sull’altro fronte di Lasagna e Ouwejan che rilevano Okaka e Deulofeu, ecco il gradito ritorno di Rebic con l’ingresso di Dalot per far rifiatare Leao e Calabria. 

    ARRIVA IL MOSTRO - E’ la prova che Pioli e Gotti non si accontentano del pareggio. Che sarebbe il risultato più giusto, se non ci fosse quel mostro capace di fare la differenza da solo, volando più in alto di tutti gli avversari. Il vero simbolo di una squadra che vola più in alto di tutti. In Italia e in Europa League. 


    IL TABELLINO 

    Udinese-Milan 1-2 (primo tempo 0-1)
     

    Marcatori: 18’ p.t. Kessie (M), 3’ s.t. De Paul rig. (U), 38’ s.t. Ibrahimovic (M)
     
    Assist: 18’ p.t. Ibrahimovic (M)
     
    Udinese (4-3-3): Musso; Stryger Larsen (37’ s.t. Bonifazi), Becao, De Maio, Samir; De Paul, Arslan (18’ s.t. Makengo), Pereyra (37’ s.t. Forestieri); Pussetto, Okaka (26’ s.t. Lasagna), Deulofeu (26’ s.t. Ouwejan). All. Gotti.
     
    Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria (26’ s.t. Dalot), Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Bennacer (12’ s.t. Tonali), Kessie; Saelemaekers (12’ s.t. Diaz), Calhanoglu (44’ s.t. Krunic), Leao (26’ s.t. Rebic); Ibrahimovic. All. Pioli.
     
    Arbitro: Di Bello di Brindisi
     
    Ammoniti: 13’ p.t. Hernandez (M), 24’ p.t. Becao (U), 39’ p.t. Arslan (U), 4’ s.t. Donnarumma (M)

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