AFP via Getty Images
Il Milan merita il vento a favore e questo Ibrahimovic è un mostro
SBLOCCA KESSIE - Se il Milan, che aveva chiuso in vantaggio il primo tempo, ha dovuto aspettare più del previsto per vincere il merito è proprio dell’Udinese che ci crede sempre riuscendo a mettere in difficoltà la capolista. Ridisegnata con un nuovo 4-3-3 che in fase difensiva si trasforma in 4-5-1, quando i due esterni Pussetto e l’ex Deulofeu si abbassano sulla linea dei centrocampisti, la squadra di Gotti parte bene con una compattezza che non concede spazi ai rossoneri. Gli uomini di Pioli, però, sono bravi a non rimanere invischiati nella ragnatela bianconera e dopo un quarto d’ora, in cui Deulofeu non riesce a sorprendere Donnarumma al rientro, sbloccano lo 0-0. L’azione parte da Bennacer che trova con un lungo lancio Ibrahimovic e lo svedese dalla sinistra controlla e appoggia al centro per Kessie che arriva in corsa e spara un destro sotto a traversa imprendibile per Musso.
REGALO DEULOFEU - Sembra fatta perché il Milan gioca a memoria, dando l’impressione di controllare la partita anche se sfrutta poco le fasce laterali a destra con Saelemaekers e a sinistra con Leao, ma proprio Kessie che aveva sbloccato la partita perde un pallone favorendo il contropiede dell’Udinese che fallisce il pareggio con Deulofeu. E’ un nuovo campanello d’allarme perché il Milan dà l’impressione di peccare di presunzione, malgrado la rabbia di Ibrahimovic che arretra persino davanti a Donnarumma per liberare l’area prima di trovarsi dalla parte opposta per cercare invano la conclusione del 2-0.
RIGORE DE PAUL - Come all’inizio del primo tempo, l’Udinese parte con le migliori intenzioni dopo l’intervallo e questa volta trova il gol, grazie alla complicità di Romagnoli che atterra Pussetto in area. Il Var conferma, malgrado le proteste rossonere, e dal dischetto De Paul firma l’1-1. C’è tutto il tempo per tornare in vantaggio, ma il Milan fatica a trovare lo spunto decisivo anche perché l’Udinese lo tiene sulla corda. E allora Pioli incomincia a correre ai ripari, inserendo Tonali e Diaz al posto di Bennacer e Saelemaekers. Ma soprattutto, dopo gli innesti sull’altro fronte di Lasagna e Ouwejan che rilevano Okaka e Deulofeu, ecco il gradito ritorno di Rebic con l’ingresso di Dalot per far rifiatare Leao e Calabria.
ARRIVA IL MOSTRO - E’ la prova che Pioli e Gotti non si accontentano del pareggio. Che sarebbe il risultato più giusto, se non ci fosse quel mostro capace di fare la differenza da solo, volando più in alto di tutti gli avversari. Il vero simbolo di una squadra che vola più in alto di tutti. In Italia e in Europa League.
IL TABELLINO
Udinese-Milan 1-2 (primo tempo 0-1)
Marcatori: 18’ p.t. Kessie (M), 3’ s.t. De Paul rig. (U), 38’ s.t. Ibrahimovic (M)
Assist: 18’ p.t. Ibrahimovic (M)
Udinese (4-3-3): Musso; Stryger Larsen (37’ s.t. Bonifazi), Becao, De Maio, Samir; De Paul, Arslan (18’ s.t. Makengo), Pereyra (37’ s.t. Forestieri); Pussetto, Okaka (26’ s.t. Lasagna), Deulofeu (26’ s.t. Ouwejan). All. Gotti.
Milan (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria (26’ s.t. Dalot), Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Bennacer (12’ s.t. Tonali), Kessie; Saelemaekers (12’ s.t. Diaz), Calhanoglu (44’ s.t. Krunic), Leao (26’ s.t. Rebic); Ibrahimovic. All. Pioli.
Arbitro: Di Bello di Brindisi
Ammoniti: 13’ p.t. Hernandez (M), 24’ p.t. Becao (U), 39’ p.t. Arslan (U), 4’ s.t. Donnarumma (M)
:(actionzone)