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  • Milanmania, certezze per il futuro: Suso e Calhanoglu imprescindibili

    Milanmania, certezze per il futuro: Suso e Calhanoglu imprescindibili

    • Carlo Pellegatti
    Per alzare il mio morale, ho dato uno sguardo all'albo d'oro della Coppa dei Campioni. Dietro al Real Madrid, si staglia un solo nome quanto a vittorie, 7, e quanto a finali , 11. Il Milan! "Chi guarda al passato non ha futuro" diceva un vecchio saggio. Forse sarà vero, ma dovevo consolarmi dopo la sconfitta contro il Benevento. Un risultato troppo deprimente e mortificante, troppo inaspettato, troppo triste. Le statistiche di aprile sono allucinanti. Il Milan  non ha mai vinto più di una partita  nel quarto mese dell'anno dalla stagione 2014-2015. In questo 2018 nemmeno una. Sono numeri incredibili, casualità da libro dell'orrore di Stephen King. Incomprensibili storie da brividi  perchè, come ho già ricordato, non esiste nessuna correlazione tra dirigenti  di oggi e di ieri, tra allenatori, ,preparatori e moltissimi giocatori passati e presenti.

    Mi auguro che Gattuso ci ricordi presto che maggio ha sempre rappresentato il mese dei trionfi in Italia e in Europa. A partire dal match di Bologna, perchè il Milan non può permettersi di arrivare al probabile spareggio di Bergamo con un distacco superiore ai due punti. Anche se voglio pensare positivo. Mi auguro dunque di essere davanti ai nerazzurri e, ancora più splendida suggestione, spero proprio che quella del 13 maggio non conti più nulla. Significherebbe la vittoria in Coppa Italia, il trofeo numero  30 in trent'anni. Allelujah! Domenica torna  intanto al potere la fantasia. Con Suso e Calhanoglu cresce il tasso di classe della squadra, aumenta la pericolosità della intera manovra offensiva. In attesa che finalmente le punte centrali ritrovino la via della rete, più impervia della via della seta ai tempi di Marco Polo. E' stata la settimana dei dubbi sul futuro di Massimiliano Mirabelli. E' un Milan che da troppo tempo sembra dominato, sul piano sportivo e societario, da una piccola  e antipatica congiunzione"SE". Sono stanco, siamo stanchi. Basta con il tempo congiuntivo o conduzionale. Vogliamo finalmente che venga coniugato solo  l'indicativo. Certezze, finalmente certezze per il presente, ma soprattutto per il domani

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