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    Il Milan ha dimenticato il derby: il turnover intelligente premia Pioli, Leao sfida il Dortmund

    Il Milan ha dimenticato il derby: il turnover intelligente premia Pioli, Leao sfida il Dortmund

    • Alberto Cerruti
    Tanti auguri a Giroud, anche se non è lui a firmare i gol del successo nel giorno in cui compie 37 anni. E tanti complimenti al Milan che rifila un netto e meritatissimo 2- 0 alla Lazio, grazie ai gol di due nuovi acquisti, il terzo in campionato dello scatenato Pulisic e il secondo di Okafor. Il modo migliore per prepararsi alla difficile trasferta di mercoledì a Dortmund, anche se il Borussia non concederà così tanto spazio ai rossoneri, che rischiano nel primo tempo chiuso sullo 0-0, ma poi dominano nel secondo con una dimostrazione di grande freschezza atletica. Merito dei due assist di Leao in particolare e dell’intelligente turnover di Pioli in generale, premiato anche nei cambi in corsa perché Musah non fa rimpiangere l’infortunato Loftus- Cheek, mentre a Okafor bastano pochi minuti per mettere al sicuro il successo, confermando di essere lui il vice Giroud.

    Per opposti motivi, Sarri deve prendersela non con gli arbitri ma con i propri giocatori, perché davanti Felipe Anderson e Zaccagni non sfruttano le occasioni nel primo tempo, mentre dietro Romagnoli e compagni sbagliano tutto nella ripresa e così il migliore è il portiere Provedel che evita un passivo più severo. Morale della favola: il Milan conferma di avere smaltito la sbornia del derby, con i titolari e le alternative in grado di correre per lo scudetto. La Lazio, invece, che mercoledì giocherà a Glasgow contro il Celtic, al di là dell’assenza di Immobile non è più la stessa che ha chiuso al secondo posto l’ultimo campionato.

    MILAN ZOPPO - Per un tempo non bastano i rientri di Giroud e Leao e la conferma di Adli per rivedere lo stesso Milan di Cagliari, perché la Lazio cerca di rifare ai rossoneri lo stesso scherzetto riuscito al Sassuolo contro l’Inter. Inizialmente senza l’acciaccato Immobile, con l’argentino Castellanos per la prima volta dall’inizio al suo posto, la squadra di Sarri chiude tutti gli spazi agli avversari. E così Leao rimane senza palloni giocabili, anche perché alle sue spalle Theo Hernandez fa scena muta, incapace di accelerare sulla sinistra o semplicemente di partecipare alla manovra spostandosi al centro. E’ un Milan zoppo, perché in assenza delle verticalizzazioni di Reijnders o della spinta di Loftus-Cheek, il suo gioco nasce soltanto dalla destra, dove capitan Calabria e soprattutto Pulisic davanti a lui spingono e crossano al centro. E siccome Adli si fa notare più per i falli che per i lanci, la Lazio riparte sfruttando la velocità di Felipe Anderson sulla destra e di Zaccagni sulla sinistra.

    CONTROPIEDE MANCATI - Pericolosamente scoperto, il Milan rischia molto perché subisce il contropiede dei biancocelesti che però offrono più fumo che arrosto. Al momento del dunque, infatti, quando Tomori, più attento di Kjaer, non riesce a mettere una pezza, Felipe Anderson calcia sull’esterno della rete, mentre Castellanos e Zaccagni non spaventano il rientrante Maignan che blocca senza problemi le loro conclusioni. La gara si mantiene così sul filo dell’equilibrio e soltanto dopo la forzata sostituzione di Loftus-Cheek con Musah, il Milan riesce per la prima volta a sfiorare il vantaggio, quando Leao vola sulla sinistra e calcia vicino al primo palo, dove Provedel riesce a deviare in angolo.

    TACCO REIJNDERS - L’occasione più spettacolare per i rossoneri arriva a fine primo tempo quando Musah, che si è inserito molto bene, crossa dalla destra per Giroud bravo a deviare subito ma non abbastanza per sorprendere Provedel, la cui respinta finisce sui piedi di Reijnders. L’olandese ha il merito di essere al posto giusto al momento giusto, non quello di segnare un gran gol di tacco perché il suo pallone finisce fuori. Evidentemente, però, questo bel finale del primo tempo carica i rossoneri che ripartono alzando il ritmo all’inizio del secondo.

    VANTAGGIO MERITATO - Pulisic è sempre il più continuo sulla destra e non a caso è lui a concretizzare la superiorità del Milan con una perfetta girata di sinistro su cross di Leao che Provedel tocca ma non riesce a deviare in angolo. Giusto così, perché ora si assiste a un’altra partita con la Lazio costretta, suo malgrado, a subire la pressione rossonera. Nemmeno dopo il gol si placa la voglia di attaccare dei rossoneri, tra i quali persino Tomori si proietta in attacco. E allora Sarri prova a svegliare la Lazio, inserendo Vecino e Kamada al posto di Guendouzi e Rovella. Diversa è invece la scelta di Pioli, che pensa alla sfida di mercoledì a Dortmund e risparmia Giroud, Adli e Calabria, rilanciando Okafor, Pobega e Florenzi.

    RADDOPPIO OKAFOR - A nulla serve la mossa della disperazione di Sarri, costretto a chiedere un sacrificio a Immobile, con la nuova sponda di Pedro, nella speranza che siano entrambi più incisivi di Castellanos e Felipe Anderson, perché il Milan sfiora ripetutamente il raddoppio. Musah e soprattutto lo scatenato Pulisic, lasciati colpevolmente soli dai difensori biancocelesti, hanno infatti la grande occasione per firmare il 2-0, negato soltanto dal bravissimo Provedel. Quando sfumano così tante occasioni c’è il rischio della beffa e infatti Isaksen, l’ultimissima opzione di Sarri, spaventa la difesa rossonera. Stavolta, però, la superiorità del Milan viene premiata dal raddoppio di Okafor che firma il suo secondo gol in campionato, dopo il primo di Cagliari, deviando il pallone offertogli dal secondo assist di Leao. Con tanti saluti alla Lazio e soprattutto all’Inter, perché il Milan non si è arreso dopo il derby.

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