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Il Milan fa bene a festeggiare il brutto 'corto muso' con l'Empoli. Tanti saluti all'Inter, costretta solo ad inseguire
CONFERMA KESSIE - Come previsto, Pioli sposta Florenzi a sinistra per coprire il vuoto lasciato dallo squalificato Theo Hernandez, rilanciando Kessie nel ruolo di teorico trequartista, dopo aver sorpreso tutti a Napoli quando lo aveva lasciato in posizione più arretrata nel nuovo 4-1-4-1. Proprio contro l’Empoli all’andata l’ivoriano aveva debuttato in questo ruolo e ora lo conferma tra Messias e Leao, alle spalle di Giroud, con una nuova indiretta bocciatura per lo spagnolo Diaz visto che non aveva alcun bisogno di riposare. Per il resto è il Milan migliore possibile, con capitan Calabria a destra e la nuova coppia centrale Tomori-Kalulu, dietro l’altra coppia di centrali Tonali-Bennacer.
APPROCCIO GIUSTO - Il timore di sbagliare ancora approccio come successo recentemente contro la Salernitana e l’Udinese svanisce in fretta perché il Milan sfiora subito il gol con un bel tiro a effetto di Florenzi, dopo un bel triangolo con Kessie, che il portiere dell’Empoli, Vicario, devia bene. E’ il segnale che Calabria e compagni non vogliono perdere tempo, anche se Leao di tempo ne perde un po’ troppo insistendo con dribbling spesso inutili che favoriscono i recuperi di Fiamozzi, so dirimpettaio sulla fascia e dei due centrali Romagnoli e Luperto.
FATTORE KAPPA - L’Empoli fatica ad avvicinarsi a Maignan, perché Zurkowski, Asllani e Bandinelli non riescono a superare il muro rossonero in mezzo al campo e così a poco serve il gran movimento di Pinamonti, molto più vivace dei suoi compagni di reparto Henderson e Bajrami. La partita così è poco spettacolare, perché si gioca soltanto in una metà campo, anche se il Milan punta più sugli spunti individuali di Leao che su una vera manovra collettiva. Improvvisamente, però, ecco il gol che sblocca lo 0-0. Giroud calcia una punizione respinta dalla barriera e sul pallone che esce dall’area in una terra di nessuno si avventa Kalulu, bravo a far partire l’imprendibile sinistro del vantaggio. E’ il suo primo gol in campionato, il giusto premio per la improvvisata riserva di Romagnoli e soprattutto di Kjaer, che sembrava insostituibile. E così dalla K del danese alla K del francese è proprio il caso di parlare del fattore Kappa.
RADDOPPIO MANCATO - Visto che l’Empoli non offre alcun segnale di risveglio il Milan potrebbe, e soprattutto dovrebbe, raddoppiare. Invece tanta superiorità tecnica produce il classico fumo, senza alcuna traccia di arrosto almeno sino alla fine del primo tempo quando Giroud di testa meriterebbe il gol, negatogli soltanto da un grande intervento di Vicario, sicuramente il migliore degli avversari. Come troppe altre volte, così, il Milan concede agli avversari la speranza di pareggiare nella ripresa.
MAIGNAN DECISIVO - Se fino all’intervallo soltanto Vicario aveva negato il 2-0 ai rossoneri, all’inizio della ripresa è il suo collega Maignan, fin lì disoccupato, a salvare i rossoneri. Nel giro di un paio di minuti il portiere francese è tre decisivo, soprattutto quando devia il colpo di testa di Luperto. E’ la prova che il Milan ha sbagliato a non raddoppiare nel primo tempo e ora rischia di pagare questo errore.
RABBIA CUTRONE - Andreazzoli capisce che è il momento di spingere ed effettua tre cambi in un colpo solo. L’ex Cutrone, Stojanovic e Parisi, rilevano Henderson, Fiamozzi e Cacace, poi inserisce anche Di Francesco e Benassi, rispettivamente al posto di Bajrami e Bandinelli. La massiccia trasfusione di forze tra gli avversari non lascia indifferente Pioli, che ritocca il Milan senza alterarne l’assetto tattico perché Diaz sostituisce Kessie per regalare più fantasia davanti, mentre Saelemaekers rileva Messias per garantire più equilibrio. Il copione della gara però non cambia, perché l’Empoli cerca con insistenza il pareggio senza concedere spazi al contropiede del Milan.
BENTORNATO IBRA - E allora Pioli gioca la carta Ibra, che entra per gli ultimi 11’ insieme con Rebic, sacrificando Giroud e Leao. Come non detto, però, perché non basta il carisma dello svedese per far passare la paura della beffa. I rossoneri non tirano più, mentre l’ultimo intervento è di Maignan che esce con sicurezza per bloccare un cross pericoloso. E così il fischio finale dell’arbitro Chiffi fa tirare un bel sospiro di sollievo ai tifosi allo stadio e davanti alla tv. Perché l’importante era vincere e il Milan ha vinto. Con tanti saluti all’Inter, sempre più costretta a inseguire.
:(actionzone)
IL TABELLINO
Milan-Empoli 1-0 ( primo tempo 1-0)
Marcatori: 19' pt Kalulu (Mil)
Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Florenzi; Tonali, Bennacer (dal 43' st Krunic); Messias (dal 27' st Saelemaekers), Kessie (dal 27' st Diaz), Rafael Leao ( dal 37' st Rebic); Giroud (dal 37' st Ibrahimovic). A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Romagnoli, Gabbia, Krunic, Saelemaekers, Castillejo, Brahim Diaz, Maldini, Rebic, Ibrahimovic. Allenatore: Pioli.
Empoli (4-3-2-1): Vicario; Fiamozzi (dal 17' st Stojanovic), Romagnoli, Luperto, Cacace (dal 17' st Parisi); Zurkowski, Asllani, Bandinelli (dal 26' st Benassi); Bajrami (dal 26' st Di Francesco), Henderson (dal 17' st Cutrone(; Pinamonti. A disposizione: Ujkani, Stulac, Verre, Cutrone, Di Francesco, Benassi, La Mantia, Tonelli, Stojanovic, Ismajli, Viti, Parisi. Allenatore: Andreazzoli Ammoniti: 45' st Tonali (Mil)