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    Il Milan domina la Samp, è primo e non ha il peso delle coppe: Pioli può credere allo scudetto anche senza Ibra

    Il Milan domina la Samp, è primo e non ha il peso delle coppe: Pioli può credere allo scudetto anche senza Ibra

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Doppio sorpasso riuscito, con un punto provvisorio in più rispetto all’Inter che deve recuperare una partita, e due sicuri di vantaggio sul Napoli. Giusto nel risultato il successo del Milan ha soltanto il torto di essere bugiardo nel punteggio, perché l’1-0 firmato dallo scatenato Leao non rispecchia il senso unico di una gara dominata dai rossoneri per tutti i 98 minuti, recuperi compresi. Subito in vantaggio, la squadra di Pioli produce poco nel primo tempo ma tantissimo nella ripresa, a dimostrazione di una eccellente condizione fisica, esaltando i riflessi di Wladimiro Falcone, il ventiseienne portiere della Sampdoria, di gran lunga il migliore in campo della squadra dell’ex Giampaolo, che nega più volte il raddoppio a Messias, Giroud, Romagnoli, Tonali e Rebic. E proprio ripensando a tutte queste occasioni mancate per il 2-0 si possono fare due riflessioni comunque positive per i rossoneri. Prima di tutto, come spesso succede in casi del genere, e stata evitata una beffa finale. E poi, più in generale, ricordando i nomi di chi avrebbe potuto raddoppiare, è ormai chiaro che questo Milan può puntare allo scudetto anche senza Ibrahimovic, perché chi gioca dall'inizio come Leao, o chi entra nel finale come Rebic e Saelemaekers sa rendersi pericoloso a dimostrazione del fatto che Pioli ha compiuto uno straordinario lavoro, perche il Milan e una squadra vera.

    100 DI QUESTI LEAO - Basta un lampo dello scatenato Leao, infatti, per garantire ai rossoneri un primo tempo di assoluta tranquillità. Alla faccia della costruzione dal basso, che spesso provoca pericolosi retropassaggi, Maignan lancia lunghissimo per il portoghese che aggira il suo dirimpettaio Bereszynski e batte Falcone con un perfetto diagonale di destro. E’ il gol numero 23 con la maglia rossonera di Leao (alla centesima presenza), che vale l’1-0 dopo appena 8’. Evitato il rischio di rimanere invischiato nello 0-0 iniziale, il Milan commette però l’errore di addormentare sé stesso prima della partita.

    SAMPDORIA INVISIBILE - Il ritorno a tempo pieno di Tomori al centro della difesa al fianco di capitan Romagnoli è una ritrovata sicurezza, che tiene lontano l’unica punta Caputo, supportato troppo poco da Candreva a destra e dal fresco ex interista Sensi alle spalle. Lenta e impacciata nella costruzione, perché Thorsby e Rincon non riescono ad anticipare i loro dirimpettai Tonali e Bennacer, l’invisibile squadra di Giampaolo assiste impotente al lento e monotono tran-tran dei rossoneri, che eccedono nei passaggetti laterali o peggio all’indietro. Calabria rimasto a destra e Florenzi dirottato a sinistra, per sostituire lo squalificato Hernandez non spingono mai e siccome Diaz sembra tornato in condizione post-Covid, Giroud rimane senza rifornimenti al centro dell’attacco, tra l’evanescente Messias e il frizzante Leao, l’unico in grado di accendere la luce.

    LAMPI MESSIAS - Il primo tempo si trascina così senza emozioni fino a quando, nel finale, prima Giroud con una conclusione fuori misura e poi Messias spaventano Falcone, bravo a deviare in angolo il pericolosissimo sinistro del brasiliano. Quanto basta per dimostrare che il Milan stramerita il vantaggio, anche per i gravi limiti della Sampdoria mai in partita. Impressione subito confermata all’inizio della ripresa, quando Messias finalmente in partita sfiora di poco il raddoppio.

    TRIPLI CAMBI - Improvvisamente, però, la Sampdoria offre segnali di risveglio grazie a Candreva che effettua il primo tiro nello specchio della porta avversaria, bloccato senza problemi da Maignan. Giampaolo incomincia a credere nel pareggio e per concretizzare il suo sogno effettua tre cambi contemporaneamente: fuori Murru, Conti e Thorsby ed ecco al loro posto Augello, Vieira ed Ekdal. Una mossa imitata subito dopo da Pioli che richiama il deludente Diaz e soprattutto Messias e Leao, inserendo il fischiato Kessie, perché in partenza, Saelemaekers e Rebic.

    GIROUD DA APPLAUSI - Senza gli spunti offensivi di Messias e Leao, l’unico in grado di garantire occasioni da gol rimane Giroud e non a caso è lui a sfiorare il raddoppio con una mezza rovesciata da applausi che Falcone respinge d’istinto, negandogli un gol da incorniciare. Una prodezza tutt’altro che isolata, perché poco dopo Giroud è bravo a deviare di testa un pallone che si infilerebbe sotto la traversa se Falcone non si ripetesse alzandolo in angolo. Poi ci provano anche Romagnoli di testa, Rebic in corsa e anche Tonali sulla ribattuta di Falcone, ma il portiere blucerchiato para tutto a tutti. E così finisce soltanto 1-0. Poco per quello che ha prodotto il Milan, ma sufficiente per superare Inter e Napoli. Con il doppio vantaggio di trascorrere una settimana in testa alla classifica, senza disperdere preziose energie nelle coppe


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    IL TABELLINO

    Milan-Sampdoria 1-0 (primo tempo 1-0)


    Marcatori: 7' pt Leao (Mil)

    Assist: 7' pt Maignan (Mil)

    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Romagnoli, Florenzi (dal 43' st Kalulu); Tonali, Bennacer (dal 29' st Krunic); Messias (dal 10' st Saelemaekers), Brahim Diaz (dall'11 st Kessie), Leao (dal 11' st Kessie); Giroud. A disp.: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Kalulu, Krunic, Kessie, Bakayoko, Castillejo, Saelemaekers, Maldini, Rebic All.: Pioli.

    SAMPDORIA (3-5-1-1): Falcone; Bereszyński, Colley, Magnani; Conti (dall'8 st Vieira), Candreva (dal 39' st Sabiri), Rincón (dal 27' st Quagliarella), Thorsby ( dall'8 st Ekdal), Murru (dall'8 st Augello); Sensi; Caputo. A disp.: Audero, Ravaglia; Augello, Bonfanti, Ferrari; Ekdal, Sabiri, Trimboli, Vieira; Quagliarella, Supriaha. All.: Giampaolo.

    Ammoniti: 10' pt Rincon (Samp), 18' pt Diaz (Mil), 25' pt Romagnoli (Mil), 15' st Bennacer (Mil)

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