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    Il Milan domina la Dinamo Zagabria e vede gli ottavi: è la vittoria del gruppo, ma De Ketelaere fa troppa fatica

    Il Milan domina la Dinamo Zagabria e vede gli ottavi: è la vittoria del gruppo, ma De Ketelaere fa troppa fatica

    • Gianni Visnadi
    Adesso sì che il Milan vede gli ottavi: vince, anzi domina in casa della temuta Dinamo Zagabria (0-4) e perciò mercoledì a San Siro gli basterà un punto contro il Salisburgo (sconfitto in casa dal Chelsea) per prolungare la Champions fino a primavera, come non gli riesce dal 2014. La bravura del Milan è stata soprattutto quella di rendere semplice quello che poteva non esserlo. Grande attenzione, semplicità tattica, praticità offensiva. Già dopo 10 minuti, Kjaer avrebbe potuto schiodare il risultato di partenza, se Peric non fosse riuscito col piattone a respingerne il tiro a botta sicura, dopo una carambola nata da calcio d’angolo. E così, diventa necessario aspettare quasi il tramonto del primo tempo, per il gol del protagonista che non t’aspetti: Matteo Gabbia, più o meno l’ultimo del gruppo. Anche questo è un segnale che il Milan funziona. Al resto, poi pensa come sempre Leao. Segna un gol e ne causa un altro, con un assist tanto bello che dopo l’errore di Giroud spunta un avversario (Ljubicic) costretto all’autogol: sarebbe stato un peccato sprecare tanta grazia. Nel mezzo anche il rigore conquistato da Tonali e trasformato, questo sì, da Giroud. A 20 minuti dalla fine, Pioli pensa al campionato e toglie saggiamente Leao, Theo e Bennacer e poco dopo anche Giroud. 

    La serata perfetta, dove anche la prova ancora una volta un po’ così così di De Ketelaere viene ovviamente eclissata dal trionfo del gruppo. E dire che CDK è stato il più rapido fra i milanisti a scattare dai blocchi della sfida. In 10 minuti tenta più giocate che nel resto della sua stagione in Champions: un paio di dribbling con finta, due bei passaggi ai compagni, un numero vero per Giroud in fuorigioco, che non passa alla storia della partita, ma rimane negli occhi. 

    Poi stop, CDK si spegne all’ombra del giocatore (Misic) che gli assegna lo scacchiere tattico della sfida, nel primo tempo molto bloccata in mezzo al campo. Perché mentre Bennacer e soprattutto Tonali, quando non hanno il pallone sono capaci di occuparsi rispettivamente di Ivanusec e Aademi, per poi schizzare al momento in cui il possesso diventa rossonero, il giovane belga resta calamitato dalla e nella marcatura di Misic, senza mai trovare la posizione per incidere, quando invece dovrebbe avere il coraggio di arretrare anche di 30/40 metri, per sparigliare il canovaccio. La sua partita finisce dopo una manciata di minuti del secondo tempo: prima si fa ammonire, poi spreca una grande occasione calciando debolmente anziché servire Rebic o Giroud in mezzo all’area. Per Pioli può bastare e già contro il Torino potrebbe tornare Diaz.

    Il gol del vantaggio nasce una delle rare volte in cui la più classica finta da calcio di punizione trae in inganno la difesa avversaria. Due milanisti sul pallone: parte un sinistro (Theo), la linea difensiva croata si muove, ma un istante dopo è il destro di Tonali a scodellare il pallone sul secondo palo, dove Gabbia è libero di tuffarsi quasi a mezz’altezza, per realizzare il suo primo gol con la maglia del Milan (il secondo in carriera, l’altro in Serie C).

    Secondo tempo che più semplice non potrebbe essere. Ma anche qui il merito è del Milan, capace di sfruttare gli spazi che il confuso attacco croato gli propone. Si porta rapidamente sullo 0-4 e poi sbaglia almeno altri 3 gol che in un altro contesto avrebbero lasciato spazi a infiniti rimpianti. Detto che la Dinamo non perdeva in casa da 31 partite e che proprio qui Tuchel a inizio settembre ci ha rimesso la panchina, rimane da sottolineare l’ennesima grande partita di Leao, che ogni volta sembra più bravo e ogni volta sembra fare tutto in modo più semplice.



    IL TABELLINO

    DINAMO ZAGABRIA (3-5-2): Livakovic; Ristovski (13' st Spikic), J. Sutalo, Peric; Moharrami, Ivanusec, Misic (30' st Bulat), Ademi (12' st Baturina), Ljubicic; Petkovic (12' st Drmic), Orsic (30' st Bockaj). A disp.: Zagorac, Stefulj, Lauritsen, Baturina, Emreli, Bockaj, Drmic, Marin, Theophile-Catherine, Bulat, Menalo, Spikic. Allenatore: Cacic.

    MILAN (4-2-3-1): Tatarusanu; Hernandez (26' st Ballo-Touré) , Gabbia, Kjaer, Kalulu; Tonali, Bennacer (26' st Pobega); Leao (26' st Messias), De Ketelaere (7' st Krunic), Rebic, Giroud (36' st Origi). A disp.: Jungdal, Nava, Coubis, Ballo-Touré, Krunic, Messias, Brahim Diaz, Origi. Allenatore: Pioli

    ARBITRO: Marciniak (Polonia).

    MARCATORI: 39' pt Gabbia (M), 4' st Leao (M), 14' st rig. Giroud (M), 24' st aut. Ljubicic (D)

    NOTE: Ammoniti: Ademi, Ljubicic (D); De Ketelaere (M) Recupero: 1' pt, 0' st 

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