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    Il messaggio di Sarri: lui non molla. Se la Juve vuole cambiare, dovrà cacciarlo

    Il messaggio di Sarri: lui non molla. Se la Juve vuole cambiare, dovrà cacciarlo

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Maurizio Sarri si è espresso. E questa volta, anche questa volta, non ha usato troppi giri di parole. Per far capire a tutti, ma proprio tutti, che la sua posizione è chiara: possono piovere tutte le critiche del mondo da tifosi e dai media, possono arrivare risultati positivi o negativi, può succedere di tutto. Ma per quanto lo riguarda, il suo presente e il suo futuro coincidono con quello della Juve. Qualunque cosa accada, il suo contratto scadrà il 30 giugno 2022 e fino a quel giorno non c'è nulla che possa spostarlo dalla panchina bianconera. Ha faticato una vita intera per arrivare dove è ora, critiche e delusioni fanno parte del gioco, rumors su eventuali successori e candidature più o meno concrete pure. Ma Sarri non ha paura. E soprattutto, Sarri non si muove né si muoverà. Messaggi rassicuranti da parte della società, quindi, non ne chiede e non ha bisogno di alcuna conferma: l'assicurazione è quel contratto firmato poco più di un anno fa, tutto il resto non conta. O quantomeno non lo spaventa. Di sicuro non gli interessa. Lui non si muove.

    IL MESSAGGIO – Un messaggio forte e chiaro quello lanciato da Sarri. Poi chiunque voglia assumersi il ruolo di destinatario, quasi non sembra un problema del tecnico. “Ci sono rischi che fanno parte del mestiere, se uno ha paura dei rischi non deve fare questo lavoro. Io la vivo nella maniera più normale possibile sapendo che funziona così: va tutto bene se vinci, va tutto male se perdi. E la logica conseguenza sono le critiche all'allenatore, ma fa parte della normalità di questo mestiere. Io ho un contratto e per quanto mi riguarda lo voglio onorare a tutti i costi. Il mio futuro è domani, qui bisogna pensare alle singole partite senza stare a ragionare sui prossimi 12 mesi. In questo momento la testa deve essere concentrata sulle prossime partite, a cominciare da quella di domani. Poi, nel calcio, tutto il resto sono delle conseguenze”. Un lungo discorso, quello di Sarri, che poi si può riassumere in una frase con cui ha di fatto concluso la conferenza stampa: “Qui ho un contratto in essere e per quanto mi riguarda voglio andare avanti con la Juve”. Come a dire che può arrivare Andrea Pirlo in Under 23, può continuare il valzer dei nomi da Mauricio Pochettino in poi, la Juve può vincere Scudetto, Champions o magari nulla. Ma non sarà mai lui a fare un passo indietro. Se nuovo cambiamento dovesse essere, dovrà arrivare dalla società il primo e l'ultimo passo.


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