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    Il Manchester City: 'Guardiola-Juve? Notizia ridicola e priva di fondamento. Ho parlato con Nedved, è una scemenza'

    Il Manchester City: 'Guardiola-Juve? Notizia ridicola e priva di fondamento. Ho parlato con Nedved, è una scemenza'

    Guardiola-Juventus? Il Manchester City dice no. L'avvocato Alberto Galassi, membro dal 2012 del cda del Manchester City, ha commentato a Sky Sport le voci di questi giorni su un possibile passaggio dell'allenatore catalano ai bianconeri: "Siamo stati molto sorpresi di leggere un'agenzia che parlava di Guardiola alla Juventus. Mi fa piacere chiarire una volta per tutte quello che anche la settimana scorsa Guardiola ha detto. Il tema è semplice: l'allenatore ha altri due anni di contratto col City. Una cosa ci ha lasciato molto perplessi: qualsiasi club, anche la Juve è un club strutturato e gestito bene da Nedved che è un amico, non avrebbe fatto uscire queste notizie, ma avrebbe contattato l'altro club, visto che Guardiola ha un contratto con noi per altri due anni. È una notizia completamente priva di fondamento ed è anche triste che diversi organi di stampa l'abbiano ripresa. Siamo al ridicolo, è davvero incomprensibile che escano queste notizie per una società quotata in Borsa, è una scemenza".

    SU GUARDIOLA - "Guardiola è il primo che, dalle spiagge di Abu Dhabi, è seccato da tutto questo. L'altro giorno mi ha chiamato un amico, chiedendomi se Pep fosse a Milano. Era a godersi il sole di Abu Dhabi. È una persona seria, un professionista eccezionale e non riesce a comprendere perché la sua parola non venga ascoltata. Non capisco perché un club debba intervenire per spiegare un fatto certo, che Guardiola non vuole andare via dal Manchester City. Non parliamo di nessuna clausola perché il tema non si pone, non esiste. Rinnovo? C'è tempo e al momento non è previsto".



    SU NEDVED - "Ho già parlato con Pavel Nedved, che è mio amico da tanti anni. Ci siamo sentiti e ci siamo fatti due risate. La Juve non ha bisogno di essere difesa e tutelata da nessuno, ma ci siamo resi conto che la questione era diventata ridicola".

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