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L'Atalanta è un rullo compressore, Lecce impotente. Peccato per quei punti persi: poteva essere da scudetto
L'Atalanta mette in campo la sua straripante fisicità, che si coniuga però con un palleggio di altissima qualità. Fanno tutto rapidamente, i ragazzi di Gasperini; e lo fanno maledettamente bene. Tripletta di Zapata superstar, Ilicic in pantofole dipinge calcio, il Papu una spina nel fianco. Troppa forza d'urto per la difesa del Lecce. Da sottolineare che l'Atalanta gioca con due soli difensori puri, Caldara e Palomino, più un centrocampista adattato a centrale, De Roon: è una squadra naturalmente votata all'attacco. Ne sono conferma i 70 gol segnati in 25 turni giocati, media di 2,8 gol per il miglior attacco della Serie A con ben tre giocatori (Ilicic, Zapata e Muriel) in doppia cifra, come solo Manchester City e Psg hanno saputo fare nei Top 5 campionati europei. Però onore al Lecce, che ha un'idea di gioco precisa, non rinuncia mai a sviluppare la sua manovra e ha trovato in Saponara - che con Liverani si sta (ri)proponendo ai livelli di un tempo - il "cervello", l'uomo capace di dare forma ad ogni azione offensiva.
Atalanta avanti 2-0 dopo appena 22 minuti, partita chiusa, anzi no. Il Lecce risale la corrente e concretizza la rimonta. 2-2 all'intervallo. Vediamo: il protagonista del primo tempo è Giulio Donati, esterno del Lecce. Prima rompe suo malgrado l'equilibrio con quello che la Gialappa's Band anni fa definiva un "autogollonzo", poi chiude la rimonta del Lecce con un bellissimo tiro della distanza. Nel mezzo l'Atalanta aveva raddoppiato con Zapata (colpo di testa) e il Lecce aveva scalato il primo gradino accorciando le distanze con Saponara, con un gol "alla Del Piero". E' una giostra, non una partita. Ad inizio ripresa Atalanta ancora avanti con una perla di Ilicic: da quel momento in poi si gioca ad una porta sola. Lo sloveno raggiunge quota 15 gol in campionato, senza nessun rigore. In una ipotetica classifica dei cannonieri della Serie A stilata senza considerare i rigori, Ilicic sarebbe secondo a due gol da Immobile (17), davanti a Cristano Ronaldo (14 senza i rigori) e a Lukaku (13 gol senza i rigori). L'Atalanta è un fiume in piena: si scatena Zapata che alla fine firma una tripletta (sono 11 i gol in campionato, nonostante l'assenza di quasi tre mesi, da ottobre a dicembre 2019), c'è gloria anche per Muriel (salito a quota 13) e Malinovskyi.
Il Lecce non deve imputarsi nulla. Di fronte a questa Atalanta c'è ben poco da fare. La seconda sconfitta consecutiva (11 gol subiti tra Roma e oggi, peggior difesa del campionato con 56 gol subiti, in Europa solo il Tolosa ne ha presi altrettanti) non deve demoralizzare Liverani. Il contributo che i nuovi acquisti di gennaio - Saponara, Barak e Deiola - stanno dando al suo gruppo può diventare un fattore decisivo per il raggiungimento della salvezza.
IL TABELLINO
Lecce-Atalanta 2-7 (primo tempo 2-2)
Marcatori: 17' p.t. Donati aut. (L), 22' p.t., 9' s.t., 17' s.t. Zapata (A), 29' p.t. Saponara (L), 40' p.t. Donati (L), 2' s.t. Ilicic (A), 44' s.t. Muriel (A), 46' s.t. Malinovskyi (A)
Assist: 22' p.t. Ilicic (A), 40' p.t. Saponara (L), 9' s.t. Pasalic (A), 44' s.t. Malinovskyi (A)
Lecce (4-3-2-1): Gabriel; Donati, Lucioni, Rossettini, Calderoni; Majer (18' s.t. Tachstidis), Deiola, Barak; Saponara, Mancosu (18' s.t. Shakhov); Lapadula. All. Liverani
Atalanta (3-4-1-2): Gollini; De Roon, Caldara, Palomino; Hateboer, Freuler, Pasalic, Gosens; Gomez (23' s.t. Malinosvkiy); Ilicic (28' s.t Muriel), Zapata (40' s.t. Tameze). All. Gasperini.
Arbitro: Massa di Imperia
Ammoniti: 46' p.t. Hateboer (A), 11' s.t. Palomino (A), 21' s.t. Lucioni (L), 25' s.t. Saponara (L)