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    Il governo inglese 'ribalta' la Premier: stop a costi folli e proprietà incerte. I tifosi tornano al centro

    Il governo inglese 'ribalta' la Premier: stop a costi folli e proprietà incerte. I tifosi tornano al centro

    • Emanuele Tramacere
    Il governo inglese ha deciso di "ribaltare" la Premier League e il calcio inglese sta per vivere quello che in Inghilterra definiscono lo scossone più importante fin dal giorno in cui, nel lontano 1992, il massimo campionato fu creato in maniera indipendente dalla federcalcio britannica. Oggi verrà pubblicato l'ormai celeberrimo White Paper con il primo ministro Rishi Sunak che ha deciso di scendere in campo per difendere "il patrimonio e le tradizioni dei club, rimettendo i tifosi al centro".

    PERCHÈ L'INTERVENTO? - Ma perché si è arrivati a questa presa di posizione? Perché tantissimi club storici che sono usciti dal giro della Premier League come Derby County, Bury, Macclesfield Town sono falliti e ora a forte rischio c'è anche il West Bromwich Albion, per cui è in atto un movimento attivo dei tifosi con manifestazioni e raccolta firme affinché l'attuale proprietario, il cinese Guochuan Lai, la smetta di opporsi alla vendita e ceda il club. Per questo il presidente della Federcalcio Inglese, collaborando col Governo, sta spingendo affinché esista un ente che possa ridistribuire le ricchezze e controlli le proprietà.

    L'ENTE CONTROLLANTE - Nel White Paper, quindi, il governo inglese si imporrà al di sopra della Football Association, la FA, che è l'ente che organizza tutte le divisioni del calcio inglese ad eccezzione della Premier League e della stessa Permier. Sostanzialmente verrà creato un ente regolatore terzo ed indipendente che avrà poteri assoluti di gestione e controllo su tutti i club calcistici, e di conseguenza sui campionati, inglesi.

    STOP A COSTI FOLLI E PROPRIETA' INCERTE - L'ente regolatore avrà in particolare questi compiti:
    1. prima di tutto di prevenire i fallimenti finanziari dei club.
    2. verificare la "bontà" e la "salute" delle proprietà
    3. negare l'ingresso di fondi e investitori con interessi solo ed esclusivamente economici.
    4. assicurarsi che i club sviluppino un business che sia sostenibile
    5. ridistribuzione più equa dei fondi che vada a piramide dalla Premier League fino all'ultima divisione.
    6. impedire ai club di poter prendere parte a tornei indipendenti come ad esempio la Superlega,
    7. maggiore rappresentanza ed incisività dei tifosi nelle scelte del club come, ad esempio, il cambio di logo, nome e colori.
    Di fatto il governo inglese sta per mettere le mani sul business più importante del mondo del calcio a livello globale, la Premier League, nata come campionato indipendente al di sopra di tutto e oggi rimessa, con la forza, sotto controllo. 

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