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Il gol sotto la Sud e le frasi sul 'tradimento' estivo: Calhanoglu vuole prendersi l'Inter. Col Napoli è la sua occasione
PRIMA CON LE PAROLE… - “Sapevo già da prima che l'Inter era una squadra forte, anche perché hanno vinto molti derby contro il Milan, vinceva molto di più dei rossoneri. Mi sono detto: 'Dai, l'Inter è un'ottima scelta'”. È sempre derby a Milano, ogni giorno, non solo la settimana della partita e, negli anni al Milan, Calhanoglu l’ha capito perfettamente. Bisogna sempre alimentare la fiamma, soprattutto se, avendo da qualche mese cambiato sponda, sei la persona più indicata a buttare benzina sul fuoco, facendo arrabbiare i tuoi ex tifosi e conquistando, a suon di dichiarazioni, quelli nuovi: due piccioni con una fava. Così, intervistato da 433, l’ex numero 10 rossonero ha colto la palla al balzo, proseguendo il suo processo di ambientamento nella sua nuova Milano, che aveva preso un’impennata proprio con quel rigore segnato sotto la Curva Sud ormai una settimana fa.
…POI CON I FATTI - Nel derby, nonostante i fischi continui e assordanti del popolo rossonero, il turco è stato il migliore dei suoi, oltre che l’unico marcatore, proprio contro chi, da anni, gli rimproverava di non essere mai decisivo nelle partite che contano. Ecco, due settimane fa lo è stato, nella sua seconda miglior partita stagionale, dopo quella col Genoa dove aveva incantato ed illuso tutti: i giocatori rossoblù, nascondendo loro il pallone, e i tifosi nerazzurri, promettendo cose che non è ancora riuscito a ripetere. Ora, per lui e per l’Inter è arrivato il momento della verità: contro il Napoli sarà già una sfida da dentro o fuori, un appuntamento da non mancare. Molto passa proprio da Calhanoglu, che ha la possibilità di prendersi finalmente e definitivamente il centrocampo di Inzaghi e il cuore dei tifosi, non più, o non solo, con le parole, ma anche con la personalità e soprattutto con le geometrie. Con i partenopei è ancora a secco sia di gol che di assist nelle sei partite giocate in campionato con la maglia del Milan. Se è vero che quello con l’Inter può essere un nuovo inizio, se è vero che è in grado di trascinare e decidere nei big match e quello del derby non è stato solo un exploit dettato da un eccesso di voglia di rivalsa, questo è il momento di dimostrarlo. Dopo i troppi errori dal dischetto di Lautaro, poi, Inzaghi potrebbe anche aver bisogno di un nuovo rigorista. Ecco, quello sì che sarebbe un segno, inequivocabile, di leadership.