Il giorno di Javorcic e di Adailton, quello che Ancelotti preferì a Baggio
PATRICK SCHICK, 1996, attaccante ceco della Sampdoria.
DAVIDE BIONDINI, 1983, centrocampista del Sassuolo. A dispetto del nome ha i capelli rossi.
EZEQUIEL CIRIGLIANO, 1992, centrocampista argentino del Tigre, in prestito al Verona nel 2013-14 che non esercitò diritto di riscatto.
ROBERTO SOSA, 1975, detto “El Pampa”, ex attaccante argentino di Udinese, Ascoli, Messina, Napoli, Sanremese. Fu il primo calciatore tesserato dalla nuova società azzurra . Il 30 Aprile del 2006 fu l'ultimo giocatore ad indossare la maglia numero 10 di Diego Armando Maradona che fu ritirata
Attualmente è allenatore del il Voltur Rionero in serie D. L'estate scorsa ha scritto una lettera aperrta a Higuain, in partenza da Napoli "Mai avrei immaginato che potessi lasciare questo popolo, questi colori, questa città. Lo puoi fare, ne hai tutto il diritto. Sei un top player, un campione, vuoi vincere – scrive ancora il Pampa – Ecco, lasci Napoli perché vuoi vincere! Ma cosa vuol dire? Non ci arrivo: io, che da calciatore non ho fatto nemmeno la metà di quello che tu sei riuscito a conquistare, ricordo ancora quando a Santa Rosa (in piena Pampa, la conosci vero?) il sabato o la domenica mangiavo velocemente e la mamma mi urlava dietro: 'mangia tutto altrimenti non vai a giocare…'. Appunto2. Io, come tutti, non le dicevo vado a vincere ma vado a giocare, a gioire con la passione e con l’amore che ci trasmette quel pallone che rimbalza impazzito mentre rotola su un prato verde. Prato verde si fa per dire perché noi ci divertivamo su un campetto duro come il cemento. Dove la palla era la stessa di sempre. Come gli amici del resto".“
SIMONE VERGASSOLA, 1976, ex centrocampista di Carrarese, Sampdoria, Torino, Siena. Si è ritirato nel giugno 2015. È concittadino, ma non cugino come molti hanno creduto, in seguito ad una battuta, del calciatore Simone Vergassola 12 stagioni al Siena, i cui tifosi gli deducavano il coro“Un capitano, c’è solo un capitano...”. “Il primo gol lo feci a Buffon in Samp-Parma e lui alla fine disse cne il gol preso gli faceva meno male perché l'aveva segnato uno che aveva giocato nella Carrarese.
ADAILTON, 1977, ex attaccante brasiliano di Parma, Verona, Genoa, Bologna. E' figlio di emigranti opitergini: I suoi nonni partirono da Oderzo (paese che diede i natali anche a Zigoni) in provincia di Treviso per andare a cercar fortuna in Brasile...Il suo cognome, infatti, è Bolzan
Il Parma se lo aggiudicò per 0 lire visto che il Guarani era affiliato alla società emiliana. Ancelotti lo preferì addirittura a Roby Baggio 'C'erano attaccanti su cui il mister contava già e con Roberto sarebbe stata dura. Ha voluto puntare su un giovane per gestire meglio la situazione, com' è normale'.
IVAN JAVORCIC, 1979, ex centrocampista croato di Brescia, Crotone, Atalanta, Arezzo, Pizzighettone, Feralpi Lonato. 13 presenze in serie A e 44 in B. Ha allenato il Mantova dal 27 ottobre 2015 al 14 marzo 2016. Il 23 maggio 2004 la sua carriera è pesantemente messa a rischio a seguito di un incidente di gioco durante la partita Rimini-Arezzo. Dopo il trapianto di menisco esterno - primo calciatore professionista sottoposto ad un tale intervento - ritorna in campo dopo 29 mesi di stop, con il Pizzighettone in serie C1. Dopo cinque operazioni subite al ginocchio, l'ultima nell'aprile 2009, ed anche a causa di problemi cronici alla cartilagine, ha chiuso la sua carriera da calciatore a soli 30 anni.
GIOVANNI STROPPA, 1968, allenatore del Foggia, ex centrocampista di Monza, Milan, Lazio, Foggia, Udinese, Piacenza, Brescia, Genoa, Alzano Virescit, Avellino, Chiari. Ha allenato la Primavera del Milan e poi Sudtirol, Pescara (esonerato) Spezia (esonerato)
CLAUDIO DESOLATI, 1955, ex attaccante di Genoa, Fiorentina, Pistoiese, Foggia, Siena, Imperia. E' nsto a Genk, in Belgio, dove il padre era emigrato
Disputò la sua seconda partita in Serie A il 7 aprile 1973, in occasione del “big match” Fiorentina – Juventus, nel quale realizzò il gol della vittoria viola a pochi minuti dal termine della gara; entrando a pieno titolo nel cuore di tutti i tifosi viola. Anni dopo, però, lui e Speggiorin furono inseguiti, all'uscita dallo stadio, per tutto il Viale dei Mille da alcuni supporters gigliati, esasperati dalle prestazioni negative dei due giocatori. “'Se ripenso a quanto sta accadendo a diversi giocatori viola, dalle serate in discoteca fino a chi si ribalta con la macchina all'alba, passando all'ultimo anno di Mutu, mi dico che con me e Speggiorin i tifosi della Fiorentina furono fin troppo esagerati” A Firenze giocò 152
partite, segnando 43reti (undicesimo cannoniere nella storia viola di tutti i tempi)
“L'unione che ci caratterizza ancora oggi, con iniziative come quelle per il nostro ex compagno Galdiolo con Antognoni, Roggi e Merlo, sono la testimonianza che eravamo un grande gruppo allora e lo siamo rimasti anche oggi Oggi i giocatori sono aziende solitarie che non fanno unione, neanche in campo, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”
Dirige a Firenze una scuola-calcio che porta il suo nome.
Auguri anche a
LUCA CECCONI, 1964, ex ala sinistra di Fiorentina, Empoli, Pisa, Brescia, Catania, Palermo, Bologna, Como, Pistoiese
COSIMO FRANCIOSO, 1967, ex attaccante di Galatina, Gallipoli, Sassuolo, Avellino, Casale, Barletta, Carpi, Venezia, Ravenna, Casarano, Lecce, Monza, Genoa, Brindisi, Grottaglie. 7 partite in serie A con l'Avellino
GIAN PAOLO MANIGHETTI, 1969, ex difensore di Piacenza, Bari, Monza, Sampdoria, Cagliari, Treviso
RODRIGUE BOISFER, 1981, centrocampista francese (padre martinicano e madre della Guadalupe) del Rapallo Ruentes, ex Genoa, Venezia, Perugia, Sangiovannese, Pro Sesto, Gubbio, Sestri Levante
EMANUELE MALERBA, 1992, terzino sinistro dell'Ancona
RICCARDO ORSOLINI, 1997, ala destra dell'Ascoli
MASSIMILIANO MANGRAVITI, 1998, centrocampista del Brescia
MICHAEL MADSEN, 1974, centrocampista danese, al Bari dal 1998 al 2001. Allena il GREVE IF, serie C danese
Il 24 gennaio era nato e oggi avrebbe compiuto 70 anni, anche
GIORGIO CHINAGLIA, 1947-2012, detto “Long John”, ed anche“Bisonte”, centravanti di Swansea, Massese, Internapoli, Lazio, N.Y. Cosmos. Come cantava Rino Gaetano, non passò mai al Frosinone. Nel 1973-74 vinse lo scudetto con la Lazio e fu capocannoniere (24 reti) come lo era stato, con 21 reti, in serie B nel 1971-72. Segnò il gol della vittoria sul Foggia che consegnò il tricolore ai biancazzurri.
Crebbe in Galles, dove il padre lavorò come minatore e poi aprì un ristorante, il "Mario's Bamboo Restaurant"- Alternava gli allenamenti con il lavoro serale come cameriere o lavapiatti nel locale di famiglia, Fu ingaggiato dallo Swansea finché un giorno il padre entrò nell’ufficio del manager Billy Lucas brandendo un’ascia, per chiedere un maggior impiego di Giorgio in prima squadra.
Fu il primo giocatore a conquistare la chiamata in Nazionale giocando in serie B. Ai mondiali del 74, sostituito da Valzreggi durante la partita con Haiti, uscì mandando platealmente a quel paese il CT. “Ho accettato la staffetta questa volta, ma non sono più disposto a farlo. È la prima ed ultima volta; a me le partite piacciono giocarle fino in fondo“.
In occasione del Torneo del Bicentenario dell'indipendenza degli Stati Uniti del 1976, Chinaglia fece parte della selezione americana (che comprendeva anche campioni come Bobby Moore e Pelè), giocando anche contro la nostra Nazionale, incontro che si concluse con il risultato di 4-0 per gli azzurri. Il suo passaggio al Cosmos, sollecitato dalla moglie americana, nel maggio 1976, lasciando la Lazio in piena zona retrocessione a 3 giornate dalla fine del campionato, fu vissuto dai tifosi come un tradimento. Ci ritornò come presidente nel 1983. Un'avventura terminata con una disastrosa retrocessione in B due anni dopo. Successivamente comprò prima il Ferencvaros, poi in Italia (attraverso una finanziaria) il Catania, il Marsala (acquistato nel giugno del 2000) e poi il Foggia di cui fu presidente fino al marzo del 2001.
Un postcarriera costellato dai guai giudiziari. Nel 1996 fu condannato a 2 anni per bancarotta fraudolenta e falso in bilancio.. Quindi il coinvolgimento nel 2006 nello scandalo legato alla scalata illegale alla Lazio di Lotito, avventura chiusa con due mandati d'arresto e di conseguenza il mancato ritorno in Italia e la residenza in Florida. A suo carico era pendente un mandato d'arresto europeo ed era ancora latitante per la giustizia italiana. Nel luglio 2008 è stato colpito anche da un mandato di arresto per riciclaggio.
Come parecchi suoi compagni della Lazio girava con la pistola una 44 Magnum, come l’Ispettore Callaghan. Si dichiarò fan del leader del Movimento Sociale Giorgio Almirante.
Sollier, politicamente sulla sponda opposta, lo chiamava Kinaglia.
Incise anche in 45 giri Football Crazy con gli Oliver Onions, alias i fratelli De Angelis, grandi tifosi laziali.
Morì a Naples, in Florida, per un infarto.